MasterChef 4: la vittoria di Stefano è la rivincita dei quarantenni
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MasterChef 4: la vittoria di Stefano è la rivincita dei quarantenni

Al termine di una finale combattuta ed emozionante ha trionfato, come da spoiler, l'ex agente immobiliare di Adria

Senza nulla togliere ai 21 anni di Nicolò Prati, alla sua genialità e ad un futuro che, di sicuro, lo vedrà protagonista della cucina italiana, la vittoria di Stefano Callegaro, 42 anni di uomo dagli occhi azzurri e dai valori granitici, ha il sapore della rivalsa, della seconda possibilità che questa società in crisi di economia, speranza e futuro può offrire anche a chi non è più di primo pelo.

Stefano ce l'ha fatta. Ha cucinato piatti, per usare le parole di Joe Bastianich, "Che raramente ho mangiato perfino nei miei ristoranti". E così ha vinto. Come era giusto che fosse. Come lui voleva e come si meritava. A Nicolò, con ancora i coriandoli della vittoria che cadevano su Stefano, la promessa di Cracco davanti alle telecamere: "Quando vuoi ti aspetto nel mio ristorante": E così è stato. Come ha mostrato la discussa spoilerata di Striscia la notizia, Prati adesso lavora da Cracco e si è classificato secondo a MasterChef, fine della storia.

Su eventuali irregolarità, calunnie o mosse basse ci pensaranno gli avvocati ad approfondire, quel che importa ai telespettatori è che la quarta edizione di MasterChef ha avuto una finale bellissima, meritata e combattuta che ha messo uno di fronte all'altro due (ma anche tre considerando l'ottima Amelia) chef pronti ad entrare nel mondo della gastronomia a testa alta.

L'ultima Mistery Box dell'edizione nascondeva uno specchio. "Ci dovete dimostrare - ha esordito Cracco- chi siete diventati dopo l'esperienza di MasterChef e ci dovete far capire che ora sapete mettere in ogni vostro piatto l'ingrediente segreto per fare della buona cucina: la vostra anima"


Se la sono cavata entrambi bene. Stefano ha proposto un menù leggero ed innovativo, Nicolò ha fatto piatti coraggiosi. Entrambi sono stati protagonisti della finale più bella, a detta dei tre giudici, che MasterChef Italia ricordi. "Il livello della vostra cucina - ha spiegato Barbieri - ha superato ogni nostra più rosea aspettativa. Stefano, dopo tre anni di tentativi per entrare a MasterChef hai fatto una finale perfetta, elegante, hai mostrato una cucina forte e solida. Nicolò, tu hai giocato con i limiti proponendo una cucina originale, rispettando il tuo territorio, ma andando anche oltre".

Il momento della resa è arrivato. Il palco è tutto dei due finalisti e chef Cracco che, come ogni anno, perde il suo aplomb solo nel momento dell'annuncio del vincitore, ha urlato al cielo il momento della rivalsa di Stefano, il quarantenne che ce l'ha fatta e che in una sera ha cambiato il corso del suo destino accanto alla compagna Mariella e al bimbo che lei porta nel ventre (e che a quest'ora sarà già nato).

E così i tre finalisti, Nicolò Prati, 21 anni, Stefano Callegaro, 42 anni e Amelia Falco, 26 anni hanno speso i 60 minuti di tempo a disposizione per creare un piatto che raccontasse la loro esperienza. Se Stefano ha osato con un'insalatina di rognone e Amelia ha voluto provare a cucinare degli gnocchi con ripieno di patata viola, a trionfare a mani basse è stato Nicolò che ha presentato un brodetto di vitello aromatizzato all'anice stellato con dadi di salmone, rabarbaro e altre verdure. Lo sguardo di chef Cracco e il suo "Io a 21 anni non cucinavo mica così bene" aveva il sapore di un lasciapassare per la finale

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Barbara Massaro