Giovanni Ciacci Detto Fatto
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Televisione

Giovanni Ciacci: "I consigli per un matrimonio perfetto. Un reality? No grazie"

"Ho detto no all'Isola dei Famosi e a Pechino Express con Tina Cipollari. Farei Ballando con le stelle"

La formula magica per le nozze perfette non esiste, ma c’è una regola imprescindibile: il buon gusto. Parola di Giovanni Ciacci, che dopo aver vestito e consigliato decine di star del cinema e della tivù, sbarca in libreria con Il velo fa sposa (edito da Centauria), scritto in coppia con la stilista di abiti da sposa Pinella Passaro. Leggendolo ci toglie qualche sfizio, scoprendo le più eleganti cerimonie vip, i gioielli più sontuosi, le torte più irresistibili e le peggiori gaffe commesse dai divi, tra chicche inedite e suggerimenti per rendere davvero unico il giorno più bello della vita. Ecco cos’ha raccontato a Panorama.it lo stylist di successo e volto di Detto Fatto, il programma di Rai 2 condotto da Caterina Balivo

Giovanni, che fai, rubi il mestiere a Enzo Miccio?

(ride) No, assolutamente no. Enzo non è uno storico del costume e io non faccio lo stylist di matrimoni o il wedding planner. Nella mia vita mi occupo costume, di curiosità e di aneddoti e ho voluto inserirli nel libro, un volume pieno di chicche che negli altri libri sui matrimoni non si trovano.

Come nasce “Il velo fa sposa”?

Sono stato invitato a tanti matrimoni, vip e meno vip. Ho visto tanto cattivo gusto e non sono mai riuscito a farmene una ragione. Dopo le unioni civili poi, ho partecipato a molte nozze gay in cui mi sembrava di stare ad un carnevale di Rio, tra sposi vestiti peggio di Clemente Russo nel giorno delle sue nozze – con l’abito bianco e la tuba - e mazzi di fiori che nemmeno Wanda Osiris. Lì mi è venuta l’idea di scrivere un libro sui matrimoni.

La regola per il matrimonio perfetto?

Il buon gusto prima di tutto. All’unione civile di due personaggi molto noti – che non l’hanno ancora rivelato, per cui non farò i loro nomi – erano entrambi elegantissimi, in abito blu con una camelia all’occhiello. Perché ci si deve vestire di argento o di oro, come un gianduiotto?

Anche i gay scivolano sugli eccessi e il cattivo gusto…

Sobrietà e cura per i dettagli sono un diktat. Ricordo una bellissima unione gay nella tenuta di campagna di una nota conduttrice, in cui gli sposi hanno regalato a tutti una maglietta molto semplice e carina: basta poco per trovare l’idea che sorprende.

Quali sono le curiosità che sveli nel libro?

Racconto ad esempio come nascono le torte glassate, volute così dalla Regina Vittoria: la glassa faceva durare il dolce più a lungo e poteva essere trasportato nei paesi dell’impero britannico. Fu sempre la Regina Vittoria a lanciare la moda dell’abito bianco: si ispirò alla Norma di Bellini dopo avere visto l’opera a teatro. Non tutti sanno che il velo da sposa della principessa Diana e di Kate Middleton è stato realizzato da un gruppo di suore. Ci sono tanti aneddoti, molto curiosi. Pinella invece, che è un’istituzione nel campo dell’alta moda da sposa, dà consigli pratici e tecnici, dal catering alle location, alla scelta dell’abito.

Non mancano poi le tue immancabili pagelle. Chi sono i bocciati senza appello?

Melissa Satta e Boateng. Zero spaccato, perché lui si è presentato in chiesa senza calzini.

La sposa vip promossa a pieni voti?

Valeria Marini: indossava uno dei più bei vestiti da sposa che abbia mai visto. Purtroppo, o per fortuna, il matrimonio è andato com’è andato.

Il matrimonio più bello a cui hai assistito?

Quello di Martina Stella, con un bellissimo ricevimento fatto nella casa della mamma dello sposo. C’era una confettata pazzesca.

Le nozze celebri più brutte?

Le seconde nozze di Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo. Li adoro, ma erano too much.

La chicca più curiosa?

Caterina Balivo, che si è sposata a Capri davanti a 22 invitati: ha comprato il vestito on line spendendo 80 euro.

Veniamo a te. Prossimi progetti in tivù?

Vorrei tornare dietro le quinte, è uno dei più grandi desideri che ho. Ma prima mi piacerebbe realizzare un programma di cucina: c’è tanto da dire ma in chiave completamente inedita. Con l’arrivo dei grandi chef il food è stato raccontato da una sola prospettiva.

Il sogno nel cassetto?

Fare il concorrente a Ballando con le stelle: mi piace perché è uno dei pochi grandi show rimasti in tv e ha delle dinamiche teatrali. Poi fisicamente non so se resisterei. Di sicuro non farò mai un reality: lo scorso anno ho detto no a Pechino Express, che dovevo fare in coppia con Tina Cipollari. Ho rifiutato anche all’Isola dei Famosi.

Ultima curiosità: ma tu quando ti sposi?

(ride) Io non mi sposerò mai. 

Giovanni Ciacci
Ufficio Stampa
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Francesco Canino