Claudio Bisio: "Arrivederci" Zelig
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Televisione

Claudio Bisio: "Arrivederci" Zelig

Dopo 15 anni il capocomico lascia la trasmissione. Si chiude una pagina di storia della tv

"Tutto qui. Una pausa, un arrivederci, non certo un addio." Si chiude così il lungo post di Claudio Bisio sulla sua pagina Facebook. E' il commiato del capo-comico del carrozzone di Zelig dalla sua creatura. Bisio dopo 15 anni lascia il timone del varietà più amato del palinsesto televisivo.

"Arrivederci", scrive lui ricordando le tappe della sua avventura: "La prima volta fu il 5 Maggio 1997, allora si chiamava Facciamo Cabaret, e andava in onda in seconda serata su Italia 1. Era il progenitore di Zelig. Sono appena trascorsi quindici anni da allora. Non ricordo tutte le date, i numeri, le edizioni, il passaggio in prima serata, e poi su Canale 5… Ricordo solo che quest’anno (all’inizio dell’edizione 2012) abbiamo festeggiato la centesima puntata in prima serata".

La notizia è stata accolta con serenità dagli autori Gino&Michele e Giancarlo Bozzo e dall'azienda di Cologno Monzese. "Siamo coscienti - scrivono nel comunicato ufficiale gli autori - che solo anticipando i tempi sia possibile prolungare negli anni la credibilità e il successo di un progetto artistico. Ora proprio dalla conduzione partirà questa mini rivoluzione zelighiana".

La prima sfida sarà quella di trovare un sostituto ad un personaggio che di sostituibile ha ben poco. Lui c'è sempre stato mentre i comici che si sono susseguiti sul palco in 15 anni di trasmissione sono stati decine. Alcuni sono rimasti fedeli al 'carrozzone', Leonardo Manera e il Mago Forest, ad esempio. Altri hanno utilizzato Zelig come trampolino di lancio. Ale & Franz, Ficarra e Picone e ultimamente Enrico Brignano che nel giro di una manciata di anni si è trasformato da comico di cabaret a monologhista d'eccezione che riempie i teatri.

Zelig, in sostanza, è sempre stato ed è un laboratorio di idee e di comicità. Un cantiere aperto che ha bisogno di stimoli e di nuovi progetti per mantenere la vitalità che è nel suo Dna. Bisio, da bravo 'padre', ha capito che c'era bisogno di un atto di discontinuità; che la formula magica del successo iniziava ad essere affannosa. Parafrasando Pablo Neruda 'anche la poesia più bella se letta troppe volte diventa banale'. Da qui il passo indietro. Suo e di Claudia Cortellesi che per due stagione è stata al fianco di Claudio senza forse (nonostante l'indubbia bravura) riuscire mai a rimpiazzare nei cuori dei telespettatori il sorriso di Vanessa Incontrada.

Claudio Bisio, classe 1957, nel bilancio della carriera che affida al social spiega: "Faccio l’attore da circa trent’anni, quindi Zelig è, in termini numerici, metà della mia vita professionale, in termini artistici è molto di più. (...) Bene, ora dopo tutti questi anni sento il bisogno di prendere una pausa, ricaricare le pile, studiare, sperimentare (fossi un docente invocherei il diritto all’anno sabbatico). Avrei voglia di potermi concentrare un po' più sul cinema. Mi manca il teatro, il luogo in cui sono (artisticamente) nato e che negli ultimi anni ho potuto frequentare poco. Vorrei tornare a fare il comico, come ho fatto per anni in un locale milanese chiamato Zelig da cui è nato tutto, anche la voglia di portare il cabaret in televisione."

La prossima stagione, dunque, ripartirà con al timone qualcuno che dovrà fare i conti con un'eredità difficile da gestire. Sia Mediaset, sia gli autori di Zelig tengono a precisare che quello di Claudio non è un addio. Oltre ai conduttori cambierà anche la location. Basta con i teatri di posa, si torna nei tendoni a cercare di ricreare quel clima circense che ha animato lo spirito del primo Zelig. Quello che faceva morire dal ridere. Quello per il quale il venerdì sera restavano svegli i ragazzini fino a tardi. Quello di quei tormentoni che hanno fatto la storia del cabaret in tv.

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Barbara Massaro