Carlo Conti: "Torno a Sanremo nel 2016 e festeggio i miei trent'anni in Rai"
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Carlo Conti: "Torno a Sanremo nel 2016 e festeggio i miei trent'anni in Rai"

Il conduttore sarà impegnato anche con L'Eredità e Tale e Quale Show

Come da previsioni, Carlo Conti torna a Sanremo. Mancava solo la conferma definitiva alle anticipazioni delle scorse settimane e da ieri è cosa certa: non solo sarà direttore artistico del Festival fino al 2017, ma anche conduttore della prossima edizione, la numero sessantasei. Altro che “mediano della tv”, come lo etichettavano certi critici un po’ snob: per Conti, reuccio degli ascolti di Rai 1, s’annuncia un’altra lunga stagione tivù da stacanovista incallito, tra L’Eredità, Tale e Quale Show e I Migliori Anni. Panorama.it l’ha incontrato ieri, pochi minuti dopo l’annuncio ufficiale del bis festivaliero.

Carlo, la prima domanda è inevitabile: ironicamente ti chiedo, ma chi te l’ha fatto fare ad accettare un altro Sanremo dopo il successo del 2015?

(ride) Sono sincero. La proposta della Direzione artistica fino al 2017 mi ha fatto dire sì. È stato riconosciuto il lavoro fatto lo scorso anno e non parlo solo della conduzione. Potrà andare un pochino peggio o un pochino, oppure molto peggio o molto meglio, ma il bilancio lo vedremo alla fine dei tre anni.

Conduzione a parte di cosa sei particolarmente soddisfatto?

Oltre agli ascolti, sono stati raggiunti dei risultati economici notevoli e anche a livello discografico è andata bene. Sono questi i tre obiettivi da tenere in mente.

Come sarà il secondo Festival targato Conti?

Continuerò a farlo in questo modo. Con le canzoni belle, che sono la vera ricchezza del Festival, cercando di allargare a tanti altri sapori che mancavano e cercando di colmare delle lacune. Con la speranza che tirando da una parte la coperta, non ne scopra un’altra. Io lo affronto con serenità e allegria. Così festeggio nel modo migliore i miei primi trent’anni anni in Rai: pensa che il primo contratto l’ho firmato proprio nel giugno del 1985, per Discoring.

Nelle scorse settimane si è parlato molto della possibile conduzione in coppia con Maria De Filippi: cosa c’è di vero?

Ho sentito parlare anche di Al Bano e Romina, se è per questo. Io e Maria saremmo una coppia fantastica: per ora però sono solo suggestioni meravigliose, che è bello immaginare per sognare.

L’altra novità è Sanremo Giovani, con cinque appuntamenti in day time e una prima serata a novembre.

Lo scorso anno, incontrando i 60 finalisti ci siamo accorti che c’era un potenziale fantastico. Lo faremo diventare una cosa televisiva, dando uno spazio in più ai ragazzi delle Nuove Proposte: l’idea è nata per caso e l’abbiamo concretizzata. A fine novembre conosceremo in diretta i sei giovani scelti dalla commissione della Rai e i due di Area Sanremo.

Consideri Sanremo un punto di arrivo per la tua carriera?

Non lo considero un punto di arrivo ma di passaggio.

Hai già condotto tutto, hai ancora dei sogni professionali?

Tanti. A me piacerebbe molto fare la Corrida e Linea Blu, ma non voglio togliere spazio a Donatella Bianchi (dice ridendo).

A settembre intanto ti aspettano altri due impegni tosti, ovvero Eredità e Tale e Quale Show.

Stiamo lavorando per apportare alcune piccole modifiche all’Eredità che inizierò io per poi passare la staffetta a Fabrizio Frizzi. Per ora posso solo dire che saranno confermate tutte e quattro le Professoresse.

Confermi anche la giuria di Tale e Quale, composta da Loretta Goggi, Christian De Sica e Claudio Lippi?

La giuria è confermata in toto: come si dice, squadra che vince non si cambia. Fondamentali saranno poi i dodici protagonisti dello show. Stiamo lavorando per scegliere un grande cast.

La prossima primavera torna anche I migliori anni.

Ma non so ancora quando lo faremo. Mi dicono che le repliche vanno molto forte su Rai Premium. Prima porto a casa Sanremo, poi ci lavoro.

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Francesco Canino