Obiettivo contro Venezia: mantenere il secondo posto
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Obiettivo contro Venezia: mantenere il secondo posto

Pietro si prepara a rientrare contro Venezia, dopo aver saltato l'All Star Game per infortunio

Come  va, ragazzi?

Io un po’ meglio. Purtroppo settimana scorsa ho avuto qualche problema alla caviglia destra perché si è riacutizzata la distorsione che avevo subito nel match di Caserta, così non ho potuto prendere parte all’All Star Game con la maglia della Nazionale. 

È stato ovviamente un peccato, ma ho visto la partita e devo dire che i miei compagni in azzurro si sono fatti davvero valere, dimostrando coesione e intensità e sconfiggendo abbastanza agevolmente la selezioneAll Star.

Un plauso particolare va a Stefano Gentile, mio compagno anche a Cantù, che si è guadagnato il titolo di Mvp della sfida per il secondo anno consecutivo con una prestazione spettacolare e concreta al tempo stesso…

Non si può non citare inoltre l’incredibile performance balistica nella gara dei tre punti di Drake Diener che ha insaccato 15 bombe consecutive. Un cecchino pazzescoJoe Ragland era stato a sua volta molto preciso e in condizioni normali avrebbe sicuramente raggiunto la finale, ma contro un Diener così forte non c’era proprio nulla da fare.

Beh, ora siamo pronti a rituffarci nel Campionato: sabato sera affronteremo l’Umana Venezia in una sfida decisiva per la lotta al secondo posto. Non sarà una gara facile dato che l’Umana è una formazione di grande talento e super motivata avendo necessità di conquistare due punti per tentare di agganciare l’ultima posizione utile per la qualificazione ai playoff.

In più, l’Umana ha aggiunto settimana scorsa al roster una vera e propria star come Sasha Vujacic, che ha vinto due titoli Nba con la maglia dei Lakers e si è guadagnato il soprannome The machine per la sua precisione dall’arco (anche se forse è più noto alle cronache per essere stato il compagno della bellissima tennista russa Maria Sharapova). Quello della Reyer è  un chiaro segnale a tutti che loro non si arrendono e che vogliono arrivare alla post season.

Cambiando argomento, ieri mattina ho visitato la scuola primaria di via Andina a Cantù. Come società ci stiamo recando negli istituti scolastici della città dando delle indicazioni ai più piccoli sulla corretta alimentazione. Sono sempre molto felice di aderire a queste iniziative perché l’entusiasmodei bimbi quando arrivano i giocatori di Serie A è lampante e capisci di essere un esempio per tutti loro. Voglio dunque ringraziare gli alunni della scuola per l'accoglienza e soprattutto per i bellissimi disegni.

Un caro saluto!

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Pietro Aradori

Sono nato a Brescia il 9 dicembre 1988. Da bambino ho iniziato a giocare a pallacanestro, ma anche a calcio, sci e nuoto. Poi, forse sotto l'influsso di papà - che nel 1975 ha fondato il Team 75 Lograto, società di basket tuttora in attività - mi sono dedicato completamente alla palla a spicchi. Sono diventato professionista nel 2006, a Imola, in Legadue, e l'anno successivo ho vestito la maglia dell'Olimpia Milano, in Serie A1. Dopo una breve parentesi a Roma, mi sono trasferito a Biella e poi a Siena: con il club toscano ho conquistato due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe. Dal 2012 gioco nella Pallacanestro Cantù con cui ho vinto una Supercoppa; ricopro i ruoli di guardia e ala piccola anche nella Nazionale.

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