Sneijder minaccia l'Inter: "Via per giusta causa". Ma non ha diritto...
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Sneijder minaccia l'Inter: "Via per giusta causa". Ma non ha diritto...

L'ipotesi della rescissione a giugno sfruttando una norma Fifa. Dovrebbe aver giocato meno del 10% delle gare ufficiali ed è già a quota 8

Lo scenario è quello del muro contro muro in cui Sneijder non solo rifiuta tutte le ipotesi di trasferimento, ma addirittura potrebbe puntare a una guerra legale per svincolarsi a parametro zero a fine stagione. Non esiste nulla di ufficiale, ma il fatto che per la prima volta la BBCaccenni all’ipotesi di una vertenza dopo aver parlato con uno degli agenti dell’olandese deve insospettire il club di Moratti. Il rischio è che il giocatore tenti di forzare la mano da subito e di riservarsi la carta buona per giugno.

Cosa potrebbe succedere. In un articolo in cui vengono riportate le dichiarazioni di Sjaak Swart, braccio destro del procuratore Soren Lerby, la BBCaccenna alla possibilità che Wes utilizzi l’articolo 15 del regolamento Fifa sullo status e i trasferimenti internazionali per i giocatori per chiedere la rescissione per ‘giusta causa’ a fine anno.

Cosa prevede? Ecco il testo dell’articolo 15: “Un professionista affermato che abbia disputato, nel corso di una stagione agonistica, meno del 10% delle gare ufficiali della sua società, può risolvere il suo contratto prima della scadenza naturale per giusta causa sportiva. Nella valutazione di tali casi, verrà tenuta in considerazione ogni circostanza concernente il giocatore. L’esistenza della giusta causa sportiva dovrà essere accertata caso per caso. Non saranno irrogate sanzioni sportive anche se può essere chiesta un’indennità. Il professionista può porre fine al suo contratto per giusta causa sportiva solo nei 15 giorni successivi all’ultima gara ufficiale della stagione disputata dalla sua società“.

Sneijder ha messo insieme sin qui 8 presenze tra campionato ed Europa League. E’ presumibile che a giugno l’Inter avrà disputato, oltre alle 38 partite di campionato, almeno una quindicina di Europa League (10 già giocate) e al massimo 4 di Coppa Italia. E’ impossibile, insomma, che arrivi a 80. Quindi il rischio concreto non esiste mentre è da non sottovalutare il messaggio implicito lanciato dall’entourage del giocatore e cioè la disponibilità anche ad arrivare a vie legali.

L’agente ha concluso: “Wes sta aspettando una grande squadra, non un club che sia 14esimo o 15esima in classifica. È in forma ed è pronto, è sempre lo stesso Wes. Quando sei un top player, le tue doti non spariscono da un giorno all’altro. Bisogna sempre ricordare che lui ha ancora 28 anni”

Per leggere l’articolo integrale della BBC clicca qui

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Giovanni Capuano