Lo shopping del Tottenham a Roma
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Lo shopping del Tottenham a Roma

Con i soldi di Bale i londinesi vogliono Pjanic e Lamela dopo aver speso 30 milioni per Soldado - Bale a Madrid: 120 milioni di euro - CALCIOMERCATO IN DIRETTA

C'è un intreccio sull'asse Madrid-Londra-Roma che allarma i tifosi giallorossi. Il Tottenham sta per riversare una montagna di sterline sulla Capitale, forte dell'incasso che arriverà dalla cessione da record di Gareth Bale per il quale è stato trovato un accordo con il Real Madrid alla quota stratosferica di 120 milioni di euro. L'annuncio ufficiale arriverà solo dopo che il presidente Levy e il direttore generale Baldini avranno trovato almeno un paio di rinforzi per Villas Boas.

Il primo è Soldado, che è stato prelevato ieri pagando 30 milioni di euro (l'ammontare della clausola rescissoria) al Valencia. Baldini, però, ha nel mirino anche due giallorossi che ufficialmente sono incedibili. Il primo è Eric Lamela, chiesto nelle scorse settimane anche dal Napoli e che Garcia considera un punto fermo della sua nuova Roma. Poi c'è Pjanic, che nelle prime fasi del mercato era anche stato sul punto di essere ceduto ma adesso si sta ritagliando un ruolo importante.

Riuscirà a resistere la Roma? Di sicuro il Tottenham ha argomenti convincenti come dimostra il blitz con cui ha strappato Soldado alla concorrenza del Liverpool che lo teneva d'occhio come eventuale sostituto di Suarez. I 120 milioni di Bale saranno in buona parte reinvestiti e di questi tempi è difficile rifiutare offerte in contanti che sistema i bilanci. Inoltre Sabatini sta facendo fatica a piazzare i giocatori in uscita. Borriello ha rifiutato il Malaga, non si trova l'accordo col Genoa e potrebbe restare. De Rossi non ha vere offerte e comunque non porterebbe più di 10 milioni di euro. Anche la situazione di Osvaldo è ferma.

Dunque un intreccio da cuori forti. Nelle prossime ore il Tottenham si muoverà ufficialmente e si capirà il grado di resistenza della Roma che nel frattempo ha registrato l'acquisizione da parte di Pallotta di un altro 9% delle quote finora in mano a Unicredit che così è scesa al 31% delle azioni della società. Un segnale di fiducia della proprietà americana che si appresta anche a rinnovare il legame con Totti.

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