Pistorius corona il suo sogno: a Londra nella staffetta
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Pistorius corona il suo sogno: a Londra nella staffetta

Sarà il primo atleta amputato a partecipare ai Giochi olimpici. La federazione: "Convocato per meriti sportivi". Aveva mancato il minimo nella gara individuale pur essendo il più veloce del suo paese

Oscar Pistorius ha coronato il suo sogno. A Londra sarà in pista in una gara olimpica e non nelle Paralimpiadi ma con i normo dotati. La federazione sudafricana l'ha convocato per la staffetta 4x400 rendendolo il primo atleta amputato alle gambe a partecipare ai Giochi. Una notizia che ha fatto in fretta il giro del mondo e del villaggio globale che è il circo dell'atletica e dello sport. Perché Pistorius aveva conquistato tutti con la sua tenacia e voglia di non arrendersi. Si era battuto in pista contro avversari evidentemente più pronti di lui all'agonismo e aveva combattuto fuori per affermare il diritto di provarci con le protesi studiate su misura per lui.

Oggi piange di gioia: "E’ uno dei giorni più belli della mia vita: sarò a Londra per Olimpiade e Paralimpiade". Sì, perché la sua spedizione inglese non si fermerà alla staffetta del giro di pista ma proseguirà nella difesa dei titoli del 100, 200 e 400 metri delle Paralimpiadi conquistati a Pechino nel 2008 quando, invece, aveva mancato di poco il pass per gareggiare con i normodotati. "Grazie a tutti coloro che mi hanno permesso di diventare l’atleta che sono! Dio, la mia famiglia, gli amici, i mie avversari e i miei sostenitori" ha detto Pistorius che farà parte della staffetta insieme a Willem de Beer, Ofentse Mogawane, Shaun de Jager, con l’aggiunta dello specialista dei 400 m ostacoli LJ van Zyl.

Pistorius era già stato capace di entrare nella storia dell’atletica qualificandosi ai Mondiali del 2010 a Daegu, in Corea del Sud. Aveva corso le batterie dei 400 m e vinto la medaglia d’argento con la staffetta 4x400, pur avendo partecipato solo alla semifinale ed essendo stato escluso poi, per scelta tecnica, dalla finale. Ora la convocazione "per meriti sportivi" (come ha tenuto a precisare la federazione sudafricana) che arriva a pochi giorni dalla doccia fredda del fallimento nella rincorsa al minimo individuale corso un anno fa a Lignano Sabbiadoro e poi a Pretoria ma non ripetuto entro la fine di giugno come previsto dai regolamenti.

Malgrado tutto, però, il suo 45"20 resta la miglior prestazione stagionale per atleti del Sudafrica sui 400 metri. Automatico quindi l'inserimento nella staffetta anche come parziale risarcimento per l'esclusione dalla gara individuale. Oscar sarà a Londra e sarà un po' coccolato da tutti a partire dalle migliaia di colleghi e semplici tifosi che in queste ore si stanno complimentando con lui.

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Giovanni Capuano