Gp Americhe: Marquez re di Austin, 2° Dovizioso, 3° Rossi
EPA/PAUL BUCK
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Gp Americhe: Marquez re di Austin, 2° Dovizioso, 3° Rossi

Il pilota della Honda fa tre su tre sulla pista texana. Avvincente la sfida tra le Ducati e il Dottore per la seconda posizione

Marc Marquez ha stravinto la gara di Austin, il suo giardino personale a giudicare da come sono andate le cose nelle due edizioni precedenti. Il pilota della Honda si è fatto passare da Andrea Dovizioso alla partenza, ma dopo quattro giri è riuscito a tornare davanti. Da quel momento, è iniziato il suo monologo: praticamente, imprendibile. Chiuderà a 2,3 secondi su Dovizioso, secondo al traguardo e protagonista di una sfida infinita con Valentino Rossi (Yamaha, terzo sul traguardo e leader del mondiale con un punto di vantaggio su Dovizioso), che gli era stato davanti per sette giri ma che nulla ha potuto fare contro la velocità sul rettilineo del pilota Ducati. Quarto posto per Jorge Lorenzo, che soltanto nelle tornate finali ha piazzato la zampata vincente sull'altro Andrea di Borgo Panigale, Iannone (quinto), straordinario per tre quarti della corsa e a uno sbuffo dal fare lo sgambetto al compagno di squadra.
Molto bene ha fatto Bradley Smith (sesto), arrembante alla partenza e abile ad amministrare la gara, e molto bene pure le due Suzuki, che con Aleix Espargaro (ottavo) e Maverick Vinales (nono) hanno dimostrato i grandi progressi degli ultimi mesi della casa giapponese. Danilo Petrucci sulla Ducati Pramac è arrivato decimo. La partenza è stata rinviata di 35 minuti per asciugare due zone della pista (curve 3 e 16) invase dall'acqua.

La classifica dopo 2 gare
1° Rossi (Yamaha), 41 punti; 2° Dovizioso (Ducati), 40; 3° Marquez (Honda), 36; 4° Iannone (Ducati), 27; 5° Lorenzo (Yamaha), 26; 6° Smith (Yamaha) e Crutchlow (Honda), 18; 8° Aleix Espargaro (Suzuki), 13; 9° Pedrosa (Honda) e Petrucci (Ducati), 10.

Prossima gara: domenica 19 aprile (fra sette giorni) sul circuito di Termas de Rio Hondo in Argentina. 

EPA/PAUL BUCK
Marc Marquez sul podio con il trofeo di Austin

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Dario Pelizzari