Valentino Rossi
Mirco Lazzari gp/Getty Images
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MotoGP, Silverstone: Rossi festeggerà sul podio la trecentesima partenza?

"Vale" è il primo pilota della storia a tagliare il traguardo nella classe regina: piazzarsi tra i tre migliori gli lascerebbe speranze per il Mondiale

Domenica 27 agosto (la classe regina correrà alle ore 16.30 per non sovrapporsi alla Formula 1) il Motomondiale fa tappa a Silverstone per il dodicesimo Gran Premio della stagione. La pista britannica prende il nome dalla località omonima, che si trova nelle Midlands, circa 120 km a nord di Londra. Nato nel 1948 come aeroporto militare, dopo una serie di modifiche e investimenti di milioni di sterline il tracciato è tornato a fare parte del campionato dal 2010, a distanza di 12 anni.

Il circuito

Silverstone misura 5.900 mt, è il tracciato più lungo del calendario e presenta un rettilineo di 770 mt. Grazie al nuovo layout è uno dei più veloci del campionato, ma anche tra quelli che impegnano maggiormente i piloti, che devono affrontare molte delle 18 curve (8 a sinistra e 10 a destra) a gas spalancato. Il giro più veloce l'ha firmato Marc Márquez su Honda nel 2015: 2’00”234 (176,6 km/h). Nello stesso anno Andrea Iannnone su Ducati ha toccato la velocità massima: 332,4 km/h.

Rossi da record

Sulla pista inglese il nove campione del mondo segnerà l'ennesimo primato in carriera: è l'unico nella storia della classe regina ad aver raggiunto quota 300 partenze (alle sue spalle, Alex Barros con 245 e Nicky Hayden con 218). Il circuito gli piace e domenica il "Dottore" potrebbe celebrare il record di presenze tornando sul podio: è da Assen, a giugno, che non si piazza tra i migliori tre.

Aprilia, Ducati, Honda, KTM, Yamaha: prima gara dopo i test

Nei giorni scorsi 4 delle 5 factory presenti nel paddock si sono alternate al Misano World Circuit Marco Simoncelli per provare setup e nuovi componenti: in un campionato così combattuto i test sono fondamentali. Oltre ai piloti ufficiali Aleix Espargaró e Sam Lowes (Aprilia), Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo (Ducati), Marc Márquez e Dani Pedrosa (Honda), Bradley Smith e PolEspargaró (KTM), Valentino Rossi e Maverick Viñales (Yamaha), erano nel paddock i team satelliti Octo Pramac Racing (Danilo Petrucci e Scott Redding) e LCR Honda (Cal Crutchlow).

Suzuki in progressione

Anche ai GP della Repubblica Ceca e d'Austria, prime tappe dopo la lunga pausa estiva, i risultati di Andrea Iannone e Alex Rins non sono stati soddisfacenti. Queste ultime due gare, però, hanno fornito informazioni preziose per rendere più competitiva la GSX-RR. L'agilità del prototipo Suzuki si adatta bene al tracciato difficile di Silverstone: proprio qui, nel 2016, è salita per la prima volta in assoluto sul gradino più del podio, con Maverick Viñales.

 

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Cristina Marinoni