I 10 grandi eventi dei motori nel 2014
ANSA/ETTORE FERRARI
Lifestyle

I 10 grandi eventi dei motori nel 2014

Dalla "prima" di Ricciardo al dramma di Bianchi. Ecco cosa non potremo dimenticare dell'anno che sta per concludersi

Daniel Ricciardo, l'anti-Mercedes

E chi l'avrebbe mai detto. L'australiano dal sorriso facile e contagioso prende le redini della Red Bull e mette nell'angolo prima il quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel, quindi la terribile coppia della Mercedes, che in ben tre occasioni è costretta a mostrare bandiera bianca di fronte all'impeto dell'ex pilota della Toro Rosso. Canada, Ungheria e Belgio. Soltanto in tre gare, la Mercedes stellare di Hamilton e Rosberg non raggiunge il gradino più alto del podio. Merito di Ricciardo, che a Montreal (8 giugno), sulla pista intitolata alla memoria di Gilles Villeneuve vince la sua prima corsa nella Formula 1. Ricciardo superstar.

Hamilton-show in Germania

Reduce dal trionfo "casalingo" sul circuito di Silverstone, Lewis Hamilton punta forte sul Gran premio della Germania (20 luglio) per fiaccare il morale del compagno di squadra in Mercedes, il tedesco Nico Rosberg. Ma le cose non vanno secondo i suoi piani. Nel corso della prima sessione di qualifiche (Q1) Hamilton esce di pista a causa di un guasto ai freni e danneggia la sua monoposto al punto da dover rinunciare alle qualifiche. Costretto a sostituire il cambio, Hamilton partirà ventesimo, ma sarà protagonista di un recupero straordinario che lo porterà a tagliare il traguardo al terzo posto, a uno sbuffo da Vallteri Bottas. La conquista del mondiale, passa anche dalle curve di Hockenheim.

Alonso secondo a Budapest

Nel campionato 2014, la Ferrari non è mai arrivata così vicina al gradino più alto del podio come sulla pista dell'Hungaroring (27 luglio). Fernando Alonso, quinto sulla griglia di partenza dietro a Rosberg, Vettel, Bottas e Ricciardo, mette la firma su una gara strepitosa, costruita sul talento (il suo) e sulla saggezza tattica (del box Ferrari). A dieci giri dalla conclusione della corsa, accarezza amche l'idea della vittoria. E' al comando, davanti ad Hamilton (partito 22esimo), Rosberg e Ricciardo. Si può fare, si può fare, gridono da casa i tifosi della Rossa. Alonso ci prova. Resiste con tutte le sue forze, ma nulla può fare contro la velocità della Red Bull di Ricciardo, che gli strapperà il primo posto. Alonso super. Ancora una volta.

Marquez fa 10

Qatar, Stati Uniti (Texas), Argentina, Spagna, Francia, Italia, ancora Spagna (Catalogna), quindi Olanda, Germania e ancora Usa (Indianapolis). Per Marc Marquez - campione del mondo in carica della MotoGp, giovane, giovanissimo eppure già veloce come un fulmine - il giro del mondo al cavallo della gloria comincia a marzo sulla pista di Losail e si conclude ad agosto sull'ovale a stelle e strisce. Dieci vittorie di fila, una dietro all'altra. Era dal 1997, dal filotto prodigioso di un certo Mick Doohan, che non si applaudiva a una simile impresa. Il commento di Marc? "L'obiettivo primario rimane sempre quello del titolo". Ecco fatto, missione compiuta.

Schumacher torna a casa

A quasi nove mesi dal tragico incidente con gli sci sulle montagne dell'Alta Savoia francese, Michael Schumacher - uno dei piloti più vincenti della storia della Formula 1, 5 volte campione del mondo al volante della Ferrari - lascia la clinica di Losanna per continuare il lungo percorso di riabilitazione a Gand (Ginevra), dove risiede la famiglia. "Affermare che il suo stato di salute sia fortemente cambiato sarebbe falso", precisa la portavoce del campione tedesco, Sabine Kehm, ma la speranza colma di gioia il cuore degli appassionati della F1. Accade il 10 settembre.

Il pauroso incidente di Bianchi

Gran premio del Giappone, pista di Suzuka, 5 ottobre. Al giro numero 43 Adrian Sutil esce di pista alla curva Dunlop. Pochi istanti dopo, in regime di bandiera gialla, finisce lungo nello stesso punto Jules Bianchi, pilota della Marussia che si era fatto le ossa all'Accademia Ferrari. E' l'inizio della tragedia. La monoposto di Bianchi si schianta contro il trattore che stava trasportando fuori del circuito la macchina di Sutil: il ragazzo di Nizza è in condizioni drammatiche. Verrà operato d'urgenza nel vicino ospedale di Yokkaichi e lotterà tra la vita e la morte per settimane. Oggi è ricoverato all'ospedale di Nizza e le sue condizioni, pure se ancora disperate, sono stabili. Secondo una commissione d'inchiesta costituita dalla Fia, il francese della Marussia sarebbe l'unico responsabile dell'incidente.

Tony Cairoli, l'ottava meraviglia

Ancora lui, per la sesta volta consecutiva, l'ottava complessiva da quando è salito in sella a una moto con l'intenzione di riscrivere la storia del motocross. Per descrivere le imprese di Tony Cairoli gli aggettivi sono finiti da un pezzo. Fenomeno delle due ruote made in Italy, non sbaglia una stagione dal 2009. Il 7 settembre, in Brasile, nella penultima prova del campionato MXGP, la conferma che il più bravo è sempre lui. Al pilota siciliano è sufficiente il quinto posto in gara 1 per fare suo matematicamente l'ennesimo titolo della carriera. Chapeau.

Rossi c'è, eccome se c'è

Non capitava di vederlo così felice dagli anni d'oro della prima esperienza in Yamaha, quando raccoglieva trionfi come fossero ciambelle. Lui il campione e tutti gli altri a inseguire. A Misano, storia del 14 settembre, Rossi torna sul trono della MotoGp dopo un digiuno lungo 4 anni e 69 gare. E lo fa nel modo migliore, al termine di un bellissimo testa a testa con Marquez, il fan diventato fenomeno. La sfida tra i due si conclude quando lo spagnolo cade in una curva a destra, lasciando strada al Valentino nazionale, che governa la corsa da par suo e porta a casa la vittoria che vale un pezzo di storia. La sua, meglio la nostra.

Vince Guintoli, vince l'Aprilia

Primo all'inizio, primo alla fine. Per il francese Sylvain Guintoli, dal 2013 in forza all'Aprilia nel campionato Superbike, la stagione comincia bene e finisce benissimo. Vola in testa alla classifica dopo la prima gara a Phillip Island e in Qatar, ultima prova del mondiale, infila una doppia vittoria che lascia di sasso il suo rivale più agguerrito, quel Tom Sykes che per mesi aveva assaporato il gusto del secondo titolo di fila. Vince Guintoli, alla "prima" sul tetto del mondo, vince l'Aprilia, che celebra il ritorno nella MotoGp brindando al terzo successo in cinque anni nella Superbike. L'Italia s'è desta.

Il Team San Carlo fa festa con Faccani

La Giovine Italia della due ruote si fa grande in giro per il continente. Nell'Europeo Superstock 600, campionato motociclistico riservato a moto derivate dalla serie, è l'anno d'oro del romagnolo Marco Faccani, anni 20, che incassa il primo titolo in carriera al termine di una stagione ricca di ottimi risultati (5 vittorie) e di grandi promesse per il futuro. E' il terzo italiano a centrare questo traguardo dopo Claudio Corti e Franco Morbidelli. Con lui, brinda anche il Team Italia, al secondo centro consecutivo.

I più letti

avatar-icon

Dario Pelizzari