5 consigli per evitare malori quando si corre
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5 consigli per evitare malori quando si corre

Il professor Enrico Arcelli, tra i massimi esperti di corsa e maratona in Italia, analizza i più frequenti errori e pericoli nei quali può incorrere un runner

La tragedia di Paolo Ponzo, l'ex calciatore 41enne morto domenica 24 marzo nel corso della Maremontana sulle alture del savonese tra Loano e Toirano, ha riportato prepotentemente alla ribalta il tema della sicurezza e della prevenzione per gli sportivi, sia professionisti che amatoriali. In attesa dell'autopsia, che potrebbe spiegare i motivi del decesso, la domanda che in molti si pongono è: questa tragedia si poteva evitare?

"Ci sono casi assolutamente imprevedibili" riflette il professor Enrico Arcelli, medico sportivo, dietologo, preparatore atletico e professore presso le facoltà di Scienze Motorie di numerose università italiane e straniere. Tuttavia secondo il professor Arcelli, tra i massimi esperti mondiali di corsa e maratona e autore per Sperling & Kupfer di "Voglio correre ", alcune buone pratiche e abitudini possono ridurre sensibilmente il rischio di malori e le loro conseguenze.
 
1. Sottoporsi a una visita di idoneità. In Italia è obbligatoria per partecipare a qualsiasi manifestazione sportiva, e i centri presso i quali è possibile effettuarla sono estremamente scrupolosi. Quindi, anche se non si ha l'intenzione di gareggiare o partecipare a competizioni agonistiche, se si pratica la corsa (come altri sport) con una certa continuità è senza dubbio consigliabile sottoporsi annualmente a questo genere di visite in grado di riconoscere tempestivamente i maggiori fattori di rischio.
 
2. Nel caso si venga colti di sorpresa da temperature molto basse, per evitare l'ipotermia e i suoi effetti è necessario non fermarsi. Durante l'attività fisica infatti il corpo mette in atto alcuni meccanismi, come il calore metabolico dato dai muscoli che lavorano, che tendono a far aumentare la temperatura. Se invece le basse temperature sono prevedibili conviene coprirsi a strati, per evitare il fenomeno della convezione, ovvero dell'aria fredda che al contatto con la pelle si scalda togliendo calore alla cute: un effetto pericoloso soprattutto per le dita di mani e piedi e per le orecchie che potrebbero rischiare il congelamento.
 
3. Il calore e l'umidità eccessivi possono essere un problema anche maggiore del freddo, tanto che per regolamento internazionale ci sono tabelle che incrociando i dati di temperatura e umidità fissano le condizioni in cui non è possibile effettuare una maratona. In ogni caso, se il caldo è davvero torrido, è un errore bere più che si può. Il consiglio anzi è quello di bere a piccoli sorsi quanto suggerisce la sete, privilegiando bevande arricchite con sodio, cloro, potassio e magnesio, i 4 minerali che si perdono con il sudore.
 
4. Molto frequenti sono anche i problemi legati all'apparato digerente, come vomito e diarrea che nella maggior parte dei casi sono provocati da errori nelle abitudini alimentari. Per esempio nelle 24 ore precedenti la competizione è bene limitare il consumo di frutta e verdura, alimenti consigliabili in qualsiasi dieta e tuttavia che potrebbero causare attacchi di diarrea in prossimità di una competizione podistica. Anche il latte potrebbe risultare pesante da digerire: è un alimento che rientra nella colazione di molti italiani e tuttavia, dato lo scuotimento dello stomaco, risulta spesso pesante da digerire provocando attacchi di vomito.
 
5. Non abusare di antinfiammatori e antidolorifici. Dolori e infiammazioni a muscoli, tendini e legamenti sono spesso compagni di strada di un podista ma curarli con i farmaci, in particolare con quelli assunti per via orale, può provocare conseguenze anche peggiori, come gastriti e irritazione della mucosa gastrica.

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