Lega, niente serie A a 18 squadre
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Lega, niente serie A a 18 squadre

L'assemblea di oggi ratificherà la spaccatura e rinvierà il problema al prossimo anno. Ma in agenda ci sono altri temi caldi

Niente serie A a 18 squadre, almeno per il momento. L’assemblea di Lega calcio è convocata solo per le 14,30 di oggi e come di consueto dovrà confrontarsi con un ordine del giorno chilometrico, ma la decisione più importante sarebbe stata già presa, anche se deve essere ratificata dal voto collegiale.

L’ipotesi lanciata dal numero uno della Figc Tavecchio in primavera di un accordo con i club di B per una riduzione di due squadre tra quelle partecipanti alla massima serie, con due soli retrocessioni dirette più un playoff tra terz’ultima di A e terza di B, trova almeno una dozzina di club dissidenti (e non solo 8-10, come riportato da alcuni quotidiani stamattina) dunque per il momento verrà accantonata. Sarà probabilmente ridiscussa il prossimo anno, in concomitanza con la scadenza dei diritti tv che al momento sono tarati su 38 giornate.

Ma l’assemblea di questo pomeriggio si preannuncia parecchio calda anche per altri motivi: in agenda ci sono il caso Parma, o meglio la sua diretta conseguenza, cioè la richiesta di nuove regole di onorabilità per gli acquirenti dei club, l’assegnazione dei diritti tv della Coppa Italia per il prossimo triennio (alcuni presidenti sarebbero contrari all’ipotesi di disputare una o più partite dei quarti di finale in Medioriente) e la delibera sulle regie indipendenti dopo il caso Tevez/Mediaset Premium. Scintille assicurate.

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Gianluca Ferraris

Giornalista, ha iniziato a scrivere di calcio e scommesse per lenire la frustrazione accumulata su entrambi i fronti. Non ha più smesso

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