Mattia Destro, chi è costui?
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Mattia Destro, chi è costui?

La stella del mercato è un giovane di belle speranze, pagato poco meno di Ibrahimovic

E' fatta. Oggi dopo le visite mediche la firma. Mattia Destro è della Roma che è stata capace di sconfiggere la concorrenza di Inter e Juventus. Si chiude così un altro dei tormentoni estivi di questo (povero) calciomercato. Ma, dopo tanto clamore, bisogna chiedersi davvero chi sia Mattia Destro, anzi. Come ha fatto a diventare uomo mercato...

Il 21enne, scuola Inter, è bomber di qualità e quantità che si è messo in mostra negli ultimi 12 mesi con la maglia del Siena e della Under 21 di Ciro Ferrara. Il suo bottino: 13 gol con la squadra toscana, tra campionato (12) e Coppa Italia, in 32 presenze complessive. Numeri importanti, ma niente di eccezionale, ad essere onesti.

Per settimane, gli emissari delle grandi della Serie A, Roma, Juventus e Inter su tutte, hanno cercato di convincere Siena e Genoa, che fino a qualche giorno fa erano a pari condizioni titolari del suo cartellino, a cedere loro il centravanti che metteva d’accordo tutti circa le sue potenzialità. Poi, la Roma ha messo la freccia e ha chiuso l’affare. Destro raggiunge Zeman al termine di un’operazione che vale circa 16 milioni di euro. Quattro in meno rispetto all’affare che ha portato Ibrahimovic al Psg. Destro e Ibra, così vicini, così lontani. Quale delle due valutazioni vi sembra sbagliata?

Il nuovo attaccante della Roma firmerà nel pomeriggio un contratto di 5 anni da 1,5 milioni di euro più bonus a stagione. Sarà tra i giocatori della sua età più pagati, almeno in Italia. Perché promette tantissimo e garantisce una solidità offensiva che altri suoi colleghi (vedi Immobile) ancora non hanno avuto l’occasione di dimostrare sui campi più al sole della A. Ma 13 gol possono bastare per considerare il giocatore the next big thing del calcio italiano?

Secondo gli osservatori dei club più titolati del nostro campionato sembrerebbe di sì. Destro piace e pure parecchio. Sarà per la determinazione che sfodera quando sgomita con i difensori più coriacei. Sarà per quei colpi d’effetto che mette in mostra per incontrare l’appluso dei suoi tifosi (ecco perché in alcuni passaggi ricorda Ibra). Sarà perché tutti i tecnici che hanno avuto modo di averlo alle loro dipendenze ne hanno sempre tessuto le lodi come se si trattasse di un patrimonio da difendere con le unghie e con i denti. Tutto vero, certo, e magari pure di più.

Tuttavia, l’investimento giallorosso per portarlo a Roma è di quelli che non lasciano indifferenti. Soprattutto, se si considera che soltanto un paio di settimane fa aveva lasciato la capitale destinazione Liverpool uno dei migliori prospetti del nostro campionato, quel Fabio Borini che la scorsa stagione ha incantato la platea dell’Olimpico con 10 centri in 26 gare. Anche lui 21enne, anche lui nel giro della Nazionale di Prandelli, che l’ha pure voluto con sé all’ultimo Europeo. Anche lui in prospettiva un bomber di prima fascia. Con la differenza che Destro è stato acquistato per 16 milioni (5 per il prestito, 7 per il riscatto, 4 per la comproprietà dei giovani del vivaio giallorosso Verre, Lamanna e Piscitella), mentre Borini è stato ceduto per 13,5 milioni.  

In attesa del giudizio del campo, arrivano via Usa, dove la Roma è impegnata in un tour promozionale, le prime reazioni dei big. Per Francesco Totti, “la squadra se ne gioverà tanto”, anche se, come si diceva, qualcosa non torna: “E’ andato via Borini e arriva Destro, davanti la Roma è uguale”. Per Zeman, l’ex Siena “è una risorsa in più. Come caratteristiche, è più mobile rispetto a Totti e Osvaldo”.

Tutto questo entusiasmo però pare strano, come le polemiche per la perdita di un altro giovane di talento, quel Verrati, volato alla corte di Ancelotti in Francia. Alzi la mano chi, prima di giugno, lo aveva mai sentito nominare al di fuori di Pescara. Magari diventerà un fenomeno, il nuovo Pirlo, per il momento è un ragazzo che ha fatto si bene, ma al Pescara ed in serie B.

Ed allora cosa ci racconta tutto questo? Fino a due anni fa, quando in Italia arrivavano Eto'o, Ibrahimovic, e fuoriclasse del genere, dei due ragazzetti se ne sarebbe letto a pagina 20 della Gazzetta. Oggi hanno foto e prima pagina.

Non siamo più quelli di una volta, mercato compreso....

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Dario Pelizzari