Dai Mario, è la notte degli esami
Balotelli contro la sua Inghilterra. E che Prandelli non si azzardi a tenerlo fuori...
Giro giro tondo, casca il mondo…. In realtà cascherà l’Europa stasera per l’Italia o l’Inghilterra. Ma il girotondo è una settimana che lo facciamo intorno a questa partita e di più ancora intorno a Mario Balotelli. Una via crucis con le conferenze stampa al posto delle stazioni. “Ma è vero che Mario è un corpo estraneo all’interno dello spogliatoio”. E via. Bonucci, De Rossi, Diamanti, i tre Re Magi della porta e vari altri, con risposte più o meno interessanti, come quella del Capitan Futuro della Roma che ha fatto presente come Mario e chiunque abbia 22 anni solo da noi viene considerato un ragazzino, dato che in giro c’è gente che a quell’età, più o meno, si laurea in fisica nucleare o in ingegneria spaziale.
Volete sapere una cosa? Non ce ne importa un piffero di quello che succede nello spogliatoio azzurro, né di quanto Balotelli stia simpatico a questo o a quell’altro. L’importante è che giochi, perché siamo agli Europei di calcio, non al torneo degli oratori e il nostro moro è uno di quelli che spostano le partite. Non è Cristiano Ronaldo (ancora…), ma avete visto come è cambiato e dove è arrivato il Portogallo quando il bamboccio si è messo a fare sul serio. La Nazionale non è una squadra di club e questo non è un campionato lungo dieci mesi.
Questo è un meraviglioso anacronismo dentro al quale il talento e il culo fanno tutta la differenza possibile. Il secondo non si può pilotarlo più di tanto, ma al primo è da pazzi rinunciare. Quindi stasera Inghilterra e Balotelli e anche qui ce ne impippiamo abbastanza delle storie da campionato inglese di Mario, degli attriti che ha avuto con questo o con quell’altro. E’ Italia contro Inghilterra, come non succede da un sacco di tempo. Noi con più talento e forse meno certezze, loro con una squadra che sembra disegnata da un geometra con il righello: un 4-4-2 scolastico che più non si può, ma proprio per questo solido quanto vagamente noioso.
La matita rossa è solo quella di Rooney e non è poco. Aspettatevi una gara tesa quanto bruttarella, almeno fino a quando qualcuno la sbatterà dentro sparigliando il mazzo. Se sarà Balotelli e non avrà voglia di esultare, ce ne faremo una ragione. Ma soprattutto faremo tutto da soli, in quasi sessanta milioni.