Cristiano Ronaldo vuole battere la Spagna dei nemici blaugrana
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Cristiano Ronaldo vuole battere la Spagna dei nemici blaugrana

Vendicare la sconfitta negli ottavi del Mondiale 2010 e raggiungere la finale. Il giocatore del Real Madrid vuole trascinare la sua nazionale battendo i rivali di sempre

Il paragone con Lionel Messi lo ha tormentato fin dall'esordio all'Europeo contro la Germania. Nella sfida con la Danimarca, dopo una prova deludente, i tifosi rivali hanno invece intonato il nome del numero dieci argentino. Provocazioni, rivalità, eterno confronto. Cristiano Ronaldo si è presentato al torneo continentale con la voglia di stupire e vincere con la sua nazionale, unico sogno sportivo che Messi non ha mai realizzato. La partita con l'Olanda lo ha sbloccato, una doppietta che ha qualificato i portoghesi e rilanciato la rabbia di CR7 davanti alle telecamere. Nei quarti il fenomeno di Funchal si è ripetuto segnando il gol decisivo e lanciando ufficialmente la sfida alla Spagna. La semifinale di questa sera sarà un remake degli ottavi del mondiale 2010, sfida decisa da David Villa con un gol in sospetto fuorigioco.

Era l'anno dell'apoteosi del calcio spagnolo, del marchio Barcellona imposto al mondo. Cristiano Ronaldo era l'eterno secondo, simbolo di un Real Madrid incapace di scalfire lo strapotere catalano. I tempi però sembrano cambiati, quest'anno la Liga è tornata nella capitale e la squadra di Mourinho ha messo fine al ciclo di Guardiola. Nella nazionale iberica giocano tanti compagni di squadra di Cristiano, da Sergio Ramos a Xabi Alonso passando per Iker Casillas e Raul Albiol. La spina dorsale spagnola è però sulle spalle dei rivali storici, Xavi, Iniesta e Piquè. Portogallo - Spagna potrebbe essere la volta del riscatto di una nazionale che non ha mai nutrito troppa simpatia per i cugini del confine. Vicente Del Bosque teme le giocate di CR7, ma sostiene di sapere come fermare Ronaldo senza cambiare approccio tattico alla gara. "Faremo il nostro solito gioco" ha spiegato il tecnico campione del mondo.  

Ma chi avrà il duro compito di fermare la stella portoghese? Dovrebbe toccare ad Alvaro Arbeloa, suo compagno di squadra nelle merengues. Lui che conosce alla perfezione i movimenti dell'attaccante ex Manchester United e che alla viglia ha già fatto sapere di non temere lo scontro: "Contro uno come Ronaldo bisogna essere sempre preparati mentalmente e fisicamente. Richiede sforzi fisici e mentali e so di non poterlo fermare per tutti i novanta minuti. E' un'onore avere questo compito". Di certo tra i tifosi più accaniti ci sarà Josè Mourinho, altro eterno rivale dei catalani e più volte ad un passo dalla panchina della nazionale portoghese. Questa sera tiferà per il suo giocatore con un motivo in più, nella speranza di realizzare un sogno facendo tesoro di questa stagione di Liga. Erano imbattibili, ora non lo sono più. Josè lo ha dimostrato, ora tocca a CR7.

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Matteo Politanò