Simone Farina è disoccupato: quando l'onestà non paga
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Simone Farina è disoccupato: quando l'onestà non paga

Il giocatore simbolo della lotta alla corruzione nel calcio si ritrova senza una squadra a 30 anni. Ha rifiutato la panchina dell'Aston Villa, vuole ancora giocare

Quella di Simone Farina, il difensore del Gubbio che denunciò un tentativo di combine facendo di fatto partire la seconda tranche dell'inchiesta sul calcioscommesse, è una storia a lieto fine. O almeno lo è stata per i primi sei mesi. L'attenzione della stampa, le lodi delle istituzioni che hanno invitato a prenderlo come esempio, la svolta di una carriera. Illusione, pochi mesi dopo lo scandalo il giocatore si ritrova disoccupato e con il rischio di appendere le scarpe al chiodo a soli 30 anni.

Lui, terzino classe 1982 cresciuto nella Roma, era diventato l'icona del calcio pulito, quello capace di rinascere passando per correttezza e fair play. Nel dicembre 2011 Farina rifiutò circa 200.000 euro dall'ex compagno nella primavera della Roma Alessandro Zamperini per combinare l'incontro di coppa Italia Cesena - Gubbio. Nacque così "Mister clean", l'uomo che rendeva omaggio allo sport pulito e che andava mostrato al mondo intero come monito. Simone Farina fu adottato da Joseph Blatter come spot del fair play, invitato anche alla premiazione del Pallone d’Oro 2011.

Sulla scia dell'entusiasmo anche Cesare Prandelli convocò il terzino per uno stage a Coverciano con la maglia azzurra, tante strette di mano e tanti flash per premiare "un gesto doveroso". Dopo l'estate arriva un'offerta importante: l'Aston Villa offre a Farina la possibilità di allenare le giovanili del club, un'occasione unica che però brucerebbe le tappe per un giocatore di 30 anni che si sente di avere ancora tanto da dare in campo. "Mister clean" vuole continuare a a correre ma esaurito l'entusiasmo per il suo gesto sportivo via via i riflettori si abbassano. Ad agosto il Gubbio, dopo 105 presenze e 2 gol tra serie B e Lega Pro, rescinde il suo contratto per motivazioni tecniche e Simone Farina si ritrova senza squadra.

Nelle scorse settimane era stato ad un passo dal trasferimento al Perugia del direttore tecnico Alvaro Arcipreti, colui che dal Gualdo lo portò a Gubbio. Per circa 10/15 mila euro l'operazione non è però andata in porto. Proprio Arcipreti commentò: "Penso che accetterà grazie ai buoni uffici di Blatter la proposta dell’Aston Villa, il glorioso club inglese che vuole affidargli compiti di educatore per le nuove generazioni, modello per chi deve sempre e comunque onorare il principio di lealtà". Farina non vuole però smettere, è ancora troppo giovane per rinunciare al campo. Damiano Tommasi aveva commentato: "A prescindere dai valori tecnici avere in squadra un giocatore come Farina è un valore aggiunto". Non tutti devono essere d'accordo, forse perchè l'onestà fa molto più paura del suo contrario.

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Matteo Politanò