Ilary Blasi Totti polemica Roma
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Ilary riaccende la polemica Totti-Spalletti, con la Roma vera vittima

Attacco al tecnico: "Piccolo uomo". Squadra in difficoltà per le sconfitte e ancora prigioniera del suo capitano

I fatti prima di tutto: Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport attacca Spalletti, allenatore della Roma, definendolo "piccolo uomo" per la gestione del marito nel finale della passata stagione, quella in cui Totti è stato a un passo dal mancato rinnovo del contratto e dalla chiusura della carriera. Parole durissime, al veleno: "Le scelte calcistiche sono opinabili, ma non si discutono e non mi impiccio - ha detto Ilary -. Avrei qualcosa da ridire a livello umano, sulla persona... Spalletti è stato un uomo piccolo, punto. A parole ha detto delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce".

E poi, per rincarare la dose, un pensiero al veleno anche per Pallotta, proprietario del club, l'uomo che a maggio spingeva per mettere Totti fuori dalla Roma: "Prima di parlare dovrebbe far funzionare la mente". L'intervista arriva in un momento delicato per la squadra, reduce da due sconfitte in una settimana e con Spalletti che ha sparato a zero sullo spogliatoio: "C'è chi pensa basti il blasone e, invece, servono sacrifici. Qui ci sono menti un po' malate...". Quindi la decisione di punire i giocatori con sedute doppie di allenamento.

La tempistica dell'uscita dell'intervista e il fatto che Ilary Blasi metta in piazza quasi con violenza la questione-Spalletti a sette mesi dal giorno in cui il tecnico castigò il marito, rimandandolo a casa dopo l'intervista alla Rai in cui Totti lo attaccava, spacca il popolo giallorosso. Chi ha ragione? Totti o Spalletti? In realtà la certezza è che fa il male della Roma, che avrebbe bisogno di tutto tranne che di un nuovo fronte polemico così dividente. Viene quasi da dare ragione a chi - Pallotta per primo - riteneva fondamentale de-tottizzare squadra e società per consentire a tutti un salto di qualità. Che il tema sia delicato lo dimostra anche il richiamo di Naiggolan ai tifosi, rei di accendersi solo quando entra Totti.

A maggio l'operazione non è riuscita per lo straordinario finale di stagione del Capitano. Oggi la Roma è nuovamente prigioniera del suo simbolo e si appresta a vivere un inverno di coltelli lunghi. Per chi non lo avesse capito, Ilary ha ribadito un pensiero già espresso da Francesco e cioè che non si ritiene scontato il ritiro a fine anno. Ovvero la formula usata da Pallotta per parlare del rinnovo contrattuale strappato in extremis. Il braccio di ferro lascerà feriti sul campo; la prima è la Roma, vera vittima di un confronto che altrove è stato sbrigato diversamente. Sarà stato sgradevole, ma alla fine Agnelli ebbe ragione nel chiudere con Del Piero senza lasciare spazi al ripensamento.

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Giovanni Capuano