Roma e Napoli, sfida alla Juve. E per l'Europa è il campionato dell'equilibrio
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Roma e Napoli, sfida alla Juve. E per l'Europa è il campionato dell'equilibrio

Le grandi vincono sempre e viaggiano a ritmo da record: la serie A regala una volata entusiasmante alle spalle dei campioni

Roma e Napoli che non mollano la corsa con la Juventus. E alle loro spalle un campionato nel campionato con quattro squadre in quattro punti (dai 48 di Inter e Atalanta ai 44 del Milan) per un posto di Europa con vista sulla Champions, se qualcuna di quelle davanti dovesse rallentare. E' una volata di testa questo torneo in cui le grandi vincono tutte e vincono sempre, mentre alle altre restano e briciole.

La giornata che precede l'inizio degli scontri diretti (domenica prossima Inter-Roma è decisiva per le speranze dei nerazzurri) conferma la tendenza del torneo: manca l'equilibrio tra chi ha motivazioni di ferro e chi, invece, tira alla fine di maggio perché ha già raggiunto i propri obiettivi e non ha più nulla da chiedere alla stagione. Il prodotto è una serie di partite dall'esito spesso scontato.

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Roma e Napoli, segnali alla Juventus

La Roma sembra non sentire le fatiche di coppa. Aveva segnato un poker di reti al Villarreal e si è ripetuta contro un Torino mai così dimesso come oggi. Mihajlovic e Cairo dovranno riflettere sulla caduta di tono dei granata, che solo un mese fa sognavano l'Europa. Spalletti, invece, si gode uno Dzeko che trascina il miglior attacco d'Italia (81 gol complessivi) andando a insidiare Higuain per il primato nella classifica cannonieri.

A Verona, dove spesso aveva sofferto e lasciato punti pesanti, il Napoli trova il riscatto alla fine della folle settimana di Madrid. Vittoria pesante e ottenuta in scioltezza, usando il turn over spesso aborrito da Sarri e con squadra e tifosi che si sono espressi in maniera chiara per il tecnico e contro De Laurentiis. La corsa prosegue, il silenzio stampa pure. Il presidente, a Los Angeles per curare i suoi interessi in campo cinematografico, avrà gradito.

Milan e Inter, sofferenza e gioia

Poi c'è il mini campionato di quelli che inseguono e non hanno ancora perso le speranze di salire sul treno della Champions. Anche qui il leit motiv è il solito: vincere sempre e comunque. Se la Lazio aveva sofferto ad Empoli, Inter e Milan rispondono con un successo inseguito con determinazione un po' di fortuna contro Bologna e Fiorentina. I nerazzurri ringraziano Gabigol, oggetto fin qui misterioso che ha risolto la pratica contro un Donadoni ancora (giustamente) furioso con l'arbitro.

L'ultimo Milan di Berlusconi a San Siro - senza la presenza del presidente - ha scoperto il gioco di rimessa per superare la Fiorentina e toglierla dalla zona Europa. Ancora in gol Deulofeu, che si sta guadagnando le attenzioni di Montella e, chissà, forse anche dei cinesi in arrivo il prossimo 3 marzo. C'è anche l'Atalanta che rimane con le grandi; non è più una sorpresa e merita attenzione. Sabato a Napoli si gioca un pezzo di stagione e dovesse uscire imbattuta non avrebbe più limiti per i suoi sogni.

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Giovanni Capuano