La Roma sfida i marziani: contro il Bayern esame di maturità
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La Roma sfida i marziani: contro il Bayern esame di maturità

Garcia contro Guardiola all'Olimpico, gara chiave in Champions League: ecco perché...

Serve una notte da grande Roma, per se stessi e per il calcio italiano. Serve una notte di quelle che non si dimenticano e che porterebbe i giallorossi un gradino più avanti nel progetto di qualificazione nel girone della morte e, allo stesso tempo, aiuterebbe tutti a guardare con minore soggezione il calcio degli altri. Un po' come accaduto tre settimane fa a Manchester, quando il cucchiaio di Totti e il coraggio della Roma di Garcia ci hanno fatto dimenticare la caduta della Juventus a Madrid. Chi siamo? Quelli paurosi e deboli delle ultime stagioni o quelli come Totti e compagni (e non solo loro), capaci di guardare negli occhi i marziani senza abbassare lo sguardo? 

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I novanta minuti dell'Olimpico diranno molto anche se non tutto. Comunque vada, il cammino verso gli ottavi di finale rimane lungo e difficile, anche se il primo comandamento della notte contro il Bayern Monaco è capitalizzare il pareggio di Manchester, tenere il City a distanza e mettersi nelle condizioni di potersi giocare tutto in casa propria nella sfida diretta del 10 dicembre. Era un sogno al momento del sorteggio in estate. Adesso è un progetto.

L'arma della convinzione

Sentir parlare i romanisti in questi giorni lascia l'impressione di un'immensa sicurezza nei propri mezzi. Lo scudetto? Garcia ha già detto di essere tranquillo. La Champions? "Possiamo vincere e passare il turno" urla De Rossi e il tecnico ha spostato l'asticella ancora più in alto, evocando il sogno di poterla anche alzare la coppa delle grandi orecchie. Pensiero proibito per tutti ma che, evidentemente, Rudi ha scelto di usare come leva psicologica per dare un'ulteriore scossa ai suoi. E' passato un secolo da quando si ragionava in piccolo, col derby contro la Lazio nel mirino e il resto apparentemente irraggiungibile. Il primo grande trionfo di Garcia è questo: aver cambiato la mentalità di Roma e della Roma, averla resa internazionale, sprovincializzata. Questa sera contro il Bayern, che rappresenta il benchmark di riferimento per gran parte del calcio europeo, si tratta di confermare sul campo questo processo di crescita.

In 70mila contro il Bayern


La spinta dell'Olimpico potrà essere un'arma in più da giocare, all'inizio e nei momenti di difficoltà che ci saranno inevitabilmente nel corso di una gara durissima. Quanto conti l'appoggio della gente lo si è visto anche nell'approccio feroce con cui la Roma ha schiantato il Chievo dopo due settimane di polemiche e veleni. Un urlo possente da replicare. Atteso il tutto esaurito come non accadeva da tempo, oltre mille agenti impegnati e la speranza che non servano a nulla, perchè anche dal punto di vista dell'ordine pubblico Roma, la Roma e il suo pubblico hanno un esame da superare.

Centrocampo e fasce: duello totale

Dove si vince la sfida contro il Bayern Monaco? Ovunque, così come ovunque si può perdere. Provando a fare una sintesi (estrema) la Roma è destinata a soffire da morire in difesa perché Muller-Robben-Lewandowski paiono superiori al quartetto a disposizione di Garcia (con o senza Astori), mentre davanti ha gli uomini che possono mettere incrisi la retroguardia bavarese. Tornano Iturbe e Gervinho, il paio d'ali su cui Garcia sta costruendo un progetto molto 'europeo' e che avrà di fronte la coppia Rafinha-Alaba con rinforzo di Benatia che torna da avversario e non sarà accolto con tappeti rossi. Anzi. Il cuore di tutto, insomma, si trova nel mezzo. De Rossi.Nainggolan-Pjanic contro Gotze-Xabi Alonso-Lahm: sfida bellissima e decisiva.

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Giovanni Capuano