RETROSCENA - L'Uefa studia la norma anti-Psg
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RETROSCENA - L'Uefa studia la norma anti-Psg

Legali al lavoro per bloccare il finanziamento da 800 milioni di euro dell'Ente del Turismo del Qatar. In gioco la sopravvivenza del fair play finanziario

Sono giornate di grande imbarazzo a Nyon dove i legali dell'Uefa stanno studiando come sterilizzare l'ultima cascata di milioni di euro in arrivo dal Qatar con direzione Psg. Una montagna alta 800 milioni di euro nei prossimi quattro anni e con effetto retroattivo che consente al club dello sceicco Nasser Al-Khelaifi di aggirare le regole del fair play finanziario con la complicità degli enti di controllo del calcio francese.

La partnership è con la QTA, una sorta di Ente del Turismo qatariota il cui presidente Issa bin Mohammes al-Mohammed è stato nominato lo scorso maggio dall'emiro in persona. Il legame con la famiglia regnante è, dunque, strettissimo al pari di quello con la Qatar Sports Investments che detiene la proprietà del club. Nell'accordo c'è l'impegno a versare cifre a cresce da 150 a 200 milioni di euro a stagione fino al 2016.

Il finanziamento è addirittura retroattivo ed incide già sul bilancio della stagione 2011-2012 per la quale il Psg non avrebbe certamente potuto rispettare i parametri dell'Uefa che prevedono un rosso massimo di 45 milioni spalmato in tre esercizi. In tutto saranno quasi 800 milioni di euro in quattro anni che serviranno a coprire il monte-ingaggi destinato a superare quota 200 milioni nella stagione 2014-2015 allineandosi così ad altre grandi società europee.

L'Uefa si sta muovendo ma si è trovata davanti a uno scoglio imprevisto. L'accordo, infatti, è studiato nei minimi dettagli per stare dentro le norme del fair play finanziario sfruttando un 'buco' nel regolamento Uefa dove non è previsto alcun divieto per finanziamenti provenienti da Stati non europei. L'Ente del Turismo del Qatar è un ente statale e, dunque, la pioggia di soldi è ufficialmente giustificata come aiuto di Stato non europeo, fuori dalla giurisdizione di Bruxelles e di Nyon.

I legali sono al lavoro per scrivere una correzione della norma e rendere irricevibile la partnership del Psg. Il rischio è una battaglia durissima e l'obiettivo finale è stabilire un tetto massimo al valore di sponsorizzazioni e accordi commerciali per evitare trucchetti come quello del Manchester City con l'Etihad Airways che pure non è stato sufficiente per evitare un rosso da 120 milioni di euro.

La strada sarà prendere il valore massimo di mercato certificato da un ente terzo, aumentarlo di una percentuale fissa e non accettare accordi superiori. Si tratterà, però, di una legge ad hoc contro gli sceicchi e, come tale, esposta a ricorsi. La battaglia per il fair play finanziario è appena cominciata.

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Giovanni Capuano