Napoli e Roma, prove di fuga. Allegri e Mihajlovic non possono sbagliare
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Napoli e Roma, prove di fuga. Allegri e Mihajlovic non possono sbagliare

Ecco i temi della 10° giornata di serie A. Se la Juve sogna la rimonta deve viaggiare come nell'anno del record di Conte

Giusto il tempo di metabolizzare il primato dell'Inter, brutta e cinica, e il campionato offre un mercoledì da leoni e con tanti verdetti da raccontare. La 10° giornata è un crocevia importante anche se non ci sono big match in calendario. Le grandi contro le piccole, o presunte tali, significa che per tutti c'è una trappola da evitare perchè sono le cadute in occasioni come questa a segnare una stagione.

Roma e Napoli tentano controsorpasso e fuga. Sulla carta può riuscire solo ai giallorossi, considerato che insieme ai partenopri ci sono anche Lazio e Fiorentina e che al massimo Higuain e soci potranno raggiungere l'Inter a quota 21. Però la sensazione di un duello è forte e le conferme dovranno arrivare già dai novanta minuti di questa sera. Udinese e Palermo paiono avversari votati al sacrificio. Guai, però, a sottovalutarli e a non stimare anche il rischio della fatica e del braccino di chi non è abituato a stare così in alto.

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La lunga striscia di Sarri e Garcia

La Roma di Garcia è specialista in serie di vittorie consecutive. Nella prima stagione all'Olimpico il tecnico francese ne infilò addirittura due: quella record da 10 all'inizio e una da 9 alla fine. Ora è a quota 5 e il successo di Firenze ha tolto il dubbio che l'exploit potesse essere stato facilitato da un calendario morbido. Contro il Palermo serve la conferma, ritrovare i gol di Dzeko (fin qui solo un centro in campionato) e superare anche il paradosso che vede la squadra più prolifica quando non c'è il bosniaco: 3 reti di media contro 1,55.

La striscia del Napoli è partita, invece, con le critiche di Maradona e la conversione tattica di Sarri al 4-3-3. Sono arrivate 8 vittorie un solo pareggio contro il Carpi tra serie A ed Europa League. Volata costruita sulla solidità di un gruppo di titolari cui questa sera l'allenatore toscano dovrà apportare qualche modifica, perchè i tempi di recupero dal doppio impegno Mydtylland-Chievo non consentono rischi. Potrebbe riposare Insigne, che con Higuain (mai così bene a inizio stagione) rappresenta il valore aggiunto di questo Napoli.

Allegri obbligato a viaggiare al ritmo di Conte

Allegri non vuole fare tabelle, ma l'obiettivo che si è dato e cioé di festeggiare Natale in scia al vertice della classifica gli impone comunque di accelerare. Quanto? Il ragionamento numerico è semplice: fin qui la Juve ha viaggiato a 1,33 di media e con questo passo arriverebbe alla sosta a quota 23 punti. Troppo pochi. Diciamo che nelle 8 giornate che mancano servono almeno 21-22 punti per alimentare la speranza di rimonta e considerato che ci sono il derby, la trasferta in casa della Lazio e le sfide contro Milan e Fiorentina appare chiaro come a Sassuolo non ci sia spazio per rallentamenti.

La Juventus non ha ancora vinto due volte di seguito in campionato in questa stagione. E' arrivato il momento di farlo e di mettere la sesta, ovvero di andare alla velocità di crociera tenuta da Conte nell'anno dello scudetto dei record: 2,68 a gara. Sarebbero proprio i 22 punti che servono ad Allegri per continuare a sperare.

Mihajlovic e l'ora delle scelte difficili

La partita con il Chievo a San Siro è la peggiore delle bucce di banana per una squadra in difficoltà. I veronesi sono ostici e organizzati, corrono e non hanno nulla da perdere: il profilo perfetto per mettere in difficoltà il Milan malaticcio di Mihajlovic. Il successo sul Sassuolo è stato un brodino per la classifica, ma non ha soddisfatto né Berlusconi né il popolo rossonero.

Mihajlovic resta appeso al filo sottile dei risultati. Non può più sbagliare e qualsiasi decisione prenda gli sarà rinfacciata. Confermato Donnarumma in porta (ma prima o poi Diego Lopez dovrà tornare al suo posto) e abbandonato il progetto del Milan con trequartista e due punte, varato nella cena di Arcore della scorsa estate. Il Milan di Miha giocherà il 4-4-2 ma non da subito. Per ora si accomoda in panchina Luiz Adriano e tutto viene caricato sulle spalle di Bacca. Poi si vedrà.

Lazio da trasferta e il derby di Lotito...

Chiusura per la Lazio e Lotito. La squadra di Pioli è attesa da un'autentica impresa a Bergamo: interrompere il trend negativo in trasferta che l'ha vista conquistare solo 3 dei 12 punti a disposizione. L'ottima posizione in classifica dei biancocelesti nasce solo dal rendimento davanti al (poco) pubblico dell'Olimpico e la fragilità esterna rischia di condizionare in negativo la stagione.

Frosinone-Carpi, invece, è il derby di Lotito. Sulla famosa telefonata registrata da Iodice si è detto e scritto tantissimo e questa sera ci siamo. Le due 'piccole' della serie A il derby di provincia se lo sono meritato sul campo e stanno faticosamente cercando di costruirsi una possibile salvezza. Auguri.

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Giovanni Capuano