Messi, pallone d'oro da record
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Messi, pallone d'oro da record

L'argentino del Barcellona vince per la 4^ volta consecutiva. Guidolin: "Giusto così!"

E’ il migliore di sempre. Lionel Messi conquista il quarto Pallone d’oro della sua carriera a soli 25 anni e manda in frantumi il record di Michel Platini, Cruiff e Van Basten, rimasto intatto sino ad oggi. E’ un dominio incontrastato quello dell’argentino, che sul palco della Kongresshaus di Zurigo ha lasciato l’amaro in bocca, ancora, agli altri due finalisti, Cristiano Ronaldo e Andres Iniesta.

Non ci sono più parole per descrivere un calciatore che sta abbattendo record su record. L’ultimo è definitivamente maturato lo scorso mese di dicembre, quando le reti siglate nell’anno solare tra Barcellona e Argentina hanno toccato quota 91, in 69 apparizioni. E ancora, nello stesso anno: una cinquina, due poker, sei triplette e sfilze di assist come piovessero dal cielo. Ma Messi è anche l’uomo delle dispute che oscillano, ancora oggi, tra il sacro e il profano: è più forte o no di Maradona? Tralasciando opinioni personali o considerazioni di sorta, dobbiamo limitarci a tastare e verificare che questo ragazzo ancora nel pieno della carriera si è già ritagliato un posto di primissimo piano nell’Olimpo del calcio. A destra o a sinistra, di sopra o di sotto rispetto al “divino” Diego non ha importanza. Dietro Messi, pare la fila del supermercato.

A quota tre Palloni d’oro conquistati troviamo mostri sacri quali Cruijff, Van Basten e Le Roi Michel. Solo l’inglese Keegan, Rummenigge, Ronaldo (Luis Nazario de Lima) e Alfredo Di Stefano hanno conquistato per due volte il trofeo dorato. La Pulce ha poi staccato di ben tre lunghezze – relegandoli a quota uno – conoscenze di casa come Gianni Rivera, Paolo Rossi, Roberto Baggio, Paolo Cannavaro. E ancora, da Ronaldinho a Papin, passando per Ruud Gullit sono tutti in coda.

Ma è davvero Messi il migliore di sempre? Per fare chiarezza su questo aspetto Panorama.it ha chiesto un parere a uno dei tecnici più bravi della serie A, Francesco Guidolin, uno che di campioni e talenti ne ha visti parecchi nel corso della sua lunga carriera.

Messi ha conquistato il quarto Pallone d’oro a soli 25 anni…

"Lo merita perché migliora di anno in anno. Anche C. Ronaldo lo meriterebbe ugualmente, potrebbe essere anche lui un degno vincitore del premio; idem per Xavi (l’altro finalista è Iniesta, ndr) che è un giocatore fondamentale per il gioco della squadra. Si lascia alle spalle anche uno come Van Basten che è il più grande giocatore che abbia mai visto".

L’argentino merita quindi di vincere il premio Fifa per la quarta volta consecutiva?

"Se uno è bravo è bravo e se vincerà anche nei prossimi anni sarà perché gioca in un meccanismo perfetto come quello del Barça; e infatti in Nazionale non fa le stesse cose che fa nel club. Questo lo avvantaggia rispetto ai suoi competitors per il premio".

Ma possiamo dire che Messi ha superato Maradona?

"Questo non saprei dirlo, ma comunque siamo lì. Non conta sei uno vince un Pallone d’oro in più o in meno, parliamo di campioni di livello assoluto".

L’Italia quando tornerà ad avere un proprio giocatore sul gradino più alto del podio?

"Non lo so, ma perché un giocatore italiano possa tornare a vincerlo deve prima migliorare l’intero movimento calcistico italiano, da un punto di vista anche politico e mi riferisco agli stadi. Dobbiamo tornare a competere con le grandi squadre europee come avveniva 15 o 20 anni fa. La Juve sta però crescendo bene e penso potrà competere già a livello europeo".

Verratti, El Shaarawy o Balotelli. Chi potrebbe vincere prima il Pallone d’oro? Ci faccia un nome…

"Mi piace molto El Shaarawy. Ha avuto una crescita e una maturazione impressionanti: è un giovane campione. Anche per la maturità dimostrata e per le qualità fuori dal campo. E ha ancora ampi margini di miglioramento…"

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