Finale Champions, un affare da mezzo miliardo di euro
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Finale Champions, un affare da mezzo miliardo di euro

Vale più del Superbowl americano e regala soldi a tutti. In due giorni Lisbona guadagnerà quasi 50 milioni di euro

La finale di Champions League vale economicamente più di ogni altro evento sportivo 'singolo'. Un giro d'affari dal oltre 400 milioni di euro che la rende unica, superiore anche al Super Bowl che paralizza gli Stati Uniti ma, secondo lo studio condotto dall'Escuela de Marketing y Negocios de Portugal, non ha la stessa ricaduta al di fuori dei confini. Chiunque vinca sarà, dunque, un successo che porterà una cascata di soldi nelle casse non solo dei due club e dell'Uefa, ma di molti altri protagonisti diretti e indiretti di un evento che avrà una platea televisiva certificata di quasi 400 milioni di telespettatori sparsi in 200 paesi.

Lo studio condotto dagli economisti portoghesi parte dal guadagno per la città di Lisbona che ospita l'evento. Un giro d'affari stimato in 46,3 milioni di euro perché sulla città lusitana si concentreranno oltre 90.000 visitatori, non solo in possesso del prezioso tagliando per lo stadio Da Luz. Non ci saranno maxi schermi (anche per questioni di sicurezza), ma per due giorni Lisbona sarà tutta esaurita con la stima di circa 400.000 pasti serviti da bar e ristoranti e alberghi che non hanno più camere disponibili.

Il giro d'affari complessivo, però, è dieci volte superiore ed è stimato in 159 milioni di euro su scala mondiale, 154 nella sola Spagna che ha mandato Atletico e Real Madrid in finale, oltre ai 50,5 milioni distribuiti come premi e indotto tra i due club (29,5 per chi vince e 21 per chi perde). Il totale porta a 409,8 milioni di euro che è il 'Pil virtuale' mosso dai 90 minuti che assegnano la Champions League e che hanno ricadute al di fuori del Portogallo che non hanno eguali nelle altre grandi manifestazioni. "L'impatto è forte, soprattutto in tempo di crisi, ed è difficile trovare un altro evento sportivo singolo capace di generare ricadute contemporaneamente in un così grande numero di paesi" ha spiegato Daniel Sà, direttore della Escuela de marketing y Negocios de Portugal.

All'audience televisiva andranno aggiunti i contatti via piattaforma social, che per la prima volta saranno stimati con una portata quasi pari a quella dei media tradizionali. Quanto peseranno? Si potrebbero toccare i 10 milioni di 'Like' su Facebook, 6 milioni di interazioni Twitter e oltre 4 milioni di visualizzazioni Youtube nell'arco di poche ore. Numeri da record che certificano perché la Champions League, con il suo miliardo abbondante di fatturato annuo, si sia accreditata come un fenomeno economico prima ancora che sportivo.

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Giovanni Capuano