E per la Lega il derby di Roma diventa una "festa dello sport"
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E per la Lega il derby di Roma diventa una "festa dello sport"

Surreale comunicato il giorno dopo la finale di Coppa Italia. Incidenti, sequestri e contestazioni? No, "una bellissima giornata"

Massì, in fondo hanno ragione loro. La domenica del derby di Roma per la finale di Coppa Italia è stata esattamente "come l'avevamo immaginata". Solo che noi tutti, Prefetto e Questura compresi, avevamo pensato al solito rodeo e quindi, dopo sfinenti polemiche e trattative, avevamo apparecchiato l'Olimpico e mezza città come per ospitare una guerra civile. Loro, invece, avevano immaginato una bellissima festa e alla fine l'hanno avuta, almeno a leggere il surreale comunicato apparso il giorno dopo Roma-Lazio sul sito della Lega Serie A.

Proprio così. Una "festa dello sport" e una "bellissima giornata" come alla fine, secondo gli uomini di via Rosellini, è stata. E via a 29 righe di auto celebrazione senza un minimo di pudore per lo sconcio che Roma ha vissuto per l'ennesima volta in nome del calcio. Fa niente che il bilancio della domenica dei gladiatori sia da rosso-vergogna. Cosa sono in fondo l'arsenale sequestrato dalle forze dell'ordine nell'immediata vigilia della partita (e le cui foto hanno fatto il giro del mondo), gli scontri e i danneggiamenti nell'anti-stadio, la troupe aggredita e derubata, i 9 arresti di ultras romanisti inferociti per la sconfitta e la contestazione con lancio di sassi, uova e bastoni al pullman della Roma di rientro a Trigoria?

Non devono essere parsi nulla nei piani alti della Lega Calcio dove evidentemente, al di là delle dichiarazioni di facciata, probabilmente si attendevano una guerra civile ben peggiore e, dunque, ora festeggiano. E non si devono essere accorti degli ampi vuoti sulle tribune dell'Olimpico (ufficialmente 60.000 spettatori e 2,9 milioni di euro di incasso) se nella lunga lista di ringraziamenti non evidenziano nulla, ma proprio nulla, di perfettibile nella giornata di Roma.

Sponsor, partner, Csi, società, Coni, steward e Viminale. Nessuno è stato dimenticato nel comunicato che non manca di un entusiastico passaggio dedicato agli autori stessi del messaggio: "Un piccolo applauso ce lo facciamo da soli", scrivono, ricordando la "dedizione e impegno ha saputo organizzare un evento di questa portata". Tutto molto bello.

Più inquietante il finale: "Arrivederci Roma, la Finale di TIM Cup, andata in scena allo Stadio Olimpico per il sesto anno consecutivo, ha saputo regalare ancora una volta una bellissima giornata di sport e partecipazione". Anche no, grazie. Ma evidentemente noi comuni mortali viviamo su un mondo parallelo.

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