[Video] Ecco il nuovo modo per vincere una partita, sgozzare una pecora in campo

Dimentichiamo le vecchie scaramanzie di un tempo per vincere le partite. Dal sale di Oronzo Canà e Luciano Gaucci, all’acqua santa di Giovanni Trapattoni passando per la giacca gialla di Aldo Spinelli e il cappotto di Renzo Ulivieri. …Leggi tutto

Il terrificante rituale del Sivasspor andrebbe condannato ufficialmente dall'Uefa (Elaborazione grafica Matteo Politanò)

Il terrificante rituale del Sivasspor andrebbe condannato ufficialmente dall'Uefa (Elaborazione grafica Matteo Politanò)

bar sportDimentichiamo le vecchie scaramanzie di un tempo per vincere le partite. Dal sale di Oronzo Canà e Luciano Gaucci, all’acqua santa di Giovanni Trapattoni passando per la giacca gialla di Aldo Spinelli e il cappotto di Renzo Ulivieri. Grazie al Sivasspor da oggi vincere le partite è più facile, basta avere una pecora a centrocampo. L’incredibile storia che coinvolge la squadra turca di Sivas, impegnata nella Serie A del paese, racconta di un sacrificio animale vero e proprio prima dell’amichevole contro l’FK Rad di Belgrado.

Il rito, che nella zona dell’Anatolia porta fortuna, ha lasciato basiti gli avversari serbi che hanno perso poi l’amichevole per 4-1. Impossibile giocare quando al posto del canonico scambio dei gagliardetti vengono mostrati coltelli e coltellacci prima di dilaniare il corpo del povero ovino. Come se non bastasse, dopo il sacrificio arriva la preghiera, la foto di rito e poi… L’assurdo.

Ogni giocatore del Sivasspor si china sull’animale e si spalma in viso il sangue della pecora sgozzata. Inutile descrivere lo sdegno dei giocaori del FK Rad di Belgrado, nauseti da uno spettacolo che meriterebbe provvedimenti immediati della Uefa, federazione di cui fa parte il club. Le immagini del sacrificio stanno già facendo il giro della rete, fotogrammi forti che vanno sconsigliati a chi è più sensibile.

L’episodio non ha nemmeno nulla a che fare con le regole islamiche del mese di Ramadan, è una caratteristica dell’Anatolia e il giornale turco Hürriyet ha fatto sapere come il sacrificio sia stato organizzato per augurare una buona stagione alla formazione turca. Come è stato possibile non arrivarci da soli, era solo un modo per augurare un buon anno ai tesserati.

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