L’Inter crolla e la sostituzione di Zarate sa già di clamorosa bocciatura

Critiche a non finire per l’esordio in campionato dell’Inter di Gasperini. Una sconfitta contro il Palermo che conferma le paure del precampionato riguardo un assetto tattico che non sembra sostenibile. In Sicilia il naufragio nerazzurro si può riassumere …Leggi tutto

Fabrizio Miccoli esulta dopo il primo gol all'Inter (La Presse)

Fabrizio Miccoli esulta dopo il primo gol all'Inter (La Press)

bar sportCritiche a non finire per l’esordio in campionato dell’Inter di Gasperini. Una sconfitta contro il Palermo che conferma le paure del precampionato riguardo un assetto tattico che non sembra sostenibile. In Sicilia il naufragio nerazzurro si può riassumere con la prestazione di Mauro Zarate, sostituito dopo 34′ minuti gravemente insufficienti. La difesa a 3dell’Inter chiede ancora tempo, ma l’affidabilità del nuovo progetto nerazzurro preoccupa non poco.

Lucio è sembrato molto spesso fuori ruolo (colpevole sul secondo gol) e anche gli esterni difensivi Jonathan e Nagatomo vanno rivisti. La sconfitta ci sta ma l’Inter esce dal primo impegno in campionato con tanti dubbi per una formazione che è stata a lungo in balia degli avversari con esterni incapaci di fare la diagonale permettendo all’avversario un palleggio letale come nell’episodio del gol di Hernandez. Troppe volte l’Inter è stata sorpresa con la difesa piazzata, subendo la velocità degli avanti siciliani e dando l’idea di aver perso molto in qualità nella linea mediana.

L’esordio di “Maurito” Zarate con la maglia numero 28 dell’Inter è stato a dir poco scandaloso. Nei trenta minuti che hanno visto l’argentino in campo Gasperini si è avvicinato come non mai all’idea calcistica di Edy Reja, allenatore della Lazio che ha messo la punta ai margini della rosa per la sua mancanza di disciplina tattica e gli eccessivi dribbling. Anche nella nuova Inter targata Gasp Zarate è sembrato subito un oggetto estraneo alla manovra. Innamorato del pallone ha svariato per il campo in cerca di posizione concedendosi anche dribbling di troppo che hanno messo non poco in difficoltà i compagni. Emblematica l’immagine del 5′ con Zarate che tenta il dribbling sull’esterno destro dell’area nerazzurra, perde palla e permette a Miccoli di mettere in mezzo per Hernandez con palla fuori di poco. Gasperini è stato inquadrato più volte dalle telecamere visibilmente indispettito dalle movenze del suo nuovo giocatore, inconsistente in avanti e addirittura dannoso in quella fase difensiva che l’allenatore dell’Inter ritiene indispensabile.

Dopo il vantaggio di Milito Gasperini non ha aspettato un minuto di più chiamandolo fuori per mettere in campo Sneijder (un mistero la sua esclusione, la partita di Champions non può essere una giustificazione). L’ingresso dell’olandese ha aiutato la manovra nerazzurra ma i vari Samuel (graziato del secondo cartellino giallo), Stankovic, Zanetti e Cambiasso sembrano faticare più del dovuto e il risultato è una squadra che non può fare a meno dell’olandese e che in attacco si aggrappa a Milito con Forlan che oltre il gol è stato raramente messo nelle condizioni di pungere. L’Inter ha ancora tanto da lavorare, un cantiere aperto dove prima di tutto sembrano mancare gli operai.

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