Juve: con le ali si vola?

Da mercoledì sera la Juve griffata Antonio Conte ha un volto definitivo, almeno a livello di organico. Non è arrivato il tanto atteso difensore centrale che il duo Marotta-Paratici ha vanamente inseguito per quasi due mesi e, seppure in questa …Leggi tutto

Antonio Conte (ANSA/PASQUALE STANZIONE)

Antonio Conte (ANSA/PASQUALE STANZIONE)

Bar Sport: la terza stella Da mercoledì sera la Juve griffata Antonio Conte ha un volto definitivo, almeno a livello di organico.
Non è arrivato il tanto atteso difensore centrale che il duo Marotta-Paratici ha vanamente inseguito per quasi due mesi e, seppure in questa sessione di mercato siano arrivati ben nove nuovi giocatori, la Juventus è sembrato che giocasse più a ciapa no che al banco del calciomercato.

Se questa impasse, a tratti impostale dalle regole di un mercato sempre più globale, non ha impedito alla Juve di aggiudicarsi un talento purissimo come Mirko Vucinic, si è invece risolta in un nulla di fatto per quanto riguarda il tanto agognato difensore centrale.

È infatti mancato quel giocatore che sarebbe servito per completare una rosa che sembra ancora una volta incompiuta e che la dirigenza ha inseguito per quasi tutto il mercato.

È stata una specie di climax discendente, Vidic, Alex, Lugano, Coates, Bruno Alves, Rhodolfo, Bocchetti, Gastaldello, Astori fino ad arrivare alla mossa degli ultimi minuti Andreolli che, per fortuna non è poi arrivato e che sarebbe stato accolto da tutti come una specie di Rinaudo 2.0.
A questo punto non ci sarebbe da stupirsi se Antonio Conte decidesse di provare Vidal centrale difensivo.

Insomma alla fine la Juve si ferma all’ultimo colpo Elia, l’esterno olandese con la faccia da ragazzino, il nome da cantante Jazz e il talento ancora da sgrezzare.

Elia, nuovo esterno sinistro della Juventus (AP Photo)

Elia, nuovo esterno sinistro della Juventus (AP Photo)

Nel suo complesso la squadra, che, senza coppe esordirà nel nuovo stadio, appare migliorata rispetto a quella dello scorso anno.
La prima impressione, però, è che non possa ancora competere per lo scudetto, anche se finalmente si intravede un progetto con un’identità e un gioco.

L’altra grande impressione è che questa sia più la squadra di Conte che quella di Marotta; e in tal senso l’impostazione tattica della rosa non lascia dubbi.
Conte aveva chiesto esterni offensivi ed esterni offensivi sono arrivati.

Conte non aveva chiesto Ziegler e Ziegler stesso ha fatto capire di non essere nelle priorità dell’allenatore, tanto che se non si fosse opposto sarebbe già in Turchia al Trabzonspor.
Conte aveva chiesto gente giovane e affamata e gente giovane e affamata è arrivata (eccezion fatta per Andrea Pirlo).

Ora la palla passa proprio a lui, il vecchio capitano di mille battaglie, che dovrà tirar fuori il 150% dalla rosa che ha a disposizione per poter riportare la Juve almeno sul podio, poiché da quest’anno i posti Champions League sono solo tre.

Se saprà trasmettere la sua juventinità e sfruttare al massimo le motivazioni dei suoi, la Juve potrebbe anche essere la rivelazione della stagione, altrimenti il rischio è di un’altra stagione nell’anonimato.

Marotta invece sembra avere tutto da perdere, legarsi così tanto al progetto tattico di un allenatore come Conte rischia di essere pericoloso, perché se dovesse andar male il tanto dibattuto 4-2-4 dell’allenatore leccese non sembra riciclabile per un altra guida tecnica, se invece dovesse funzionare oltre la aspettative, i meriti sarebbero tutti di quello che unanimemente verrebbe considerato come il Mourinho o il Mazzarri bianconero.

Sarà lui, Antoniocontecapitano a dover dare la risposta che tutti gli juventini si attendono. Con le ali si vola davvero?

Si ringrazia per la collaborazione Lorenzo Incantalupo

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