Inter: la vittoria con il Werder Brema non deve nascondere i problemi veri

Bella partita, bella vittoria quella di ieri contro il Werder Brema. Quattro gol, gioco a tratti spettacolare; buona intensità, anche se, come ha ricordato Benitez: dobbiamo migliorare ancora, “abbiamo giocato meglio con il Bari”. Soprattutto, diciamocelo, il Werder ieri …Leggi tutto

L'Inter guida il gruppo A della Champions assieme al Tottenham

L'Inter guida il gruppo A della Champions assieme al Tottenham (AP Photo/Antonio Calanni)

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Bella partita, bella vittoria quella di ieri contro il Werder Brema. Quattro gol, gioco a tratti spettacolare; buona intensità, anche se, come ha ricordato Benitez: dobbiamo migliorare ancora, “abbiamo giocato meglio con il Bari”.
Soprattutto, diciamocelo, il Werder ieri è apparso troppo dimesso, con una difesa a momenti ridicola. E in generale il Werder non è certo una squadra “in forma”: in campionato ha vinto solo due partite e nei preliminari con la Sampdoria aveva mostrato tutti i suoi limiti, acciuffando la qualificazione per i capelli, e con una certa fortuna

Quindi: è presto per dire che l’Inter ha superato i problemi emersi a Roma e dei quali abbiamo parlato lunedì.

Dunque, a favore:
- Eto’o è uno spettacolo: tecnica, velocità, coraggio, precisione, bellissimo ed efficace. Caro Benitez, fallo partire più spesso dal centro dell’attacco; senza proclami o obiettivi (che pure ci interessano), ma così, per il piacere di vederlo.
- Pare che la squadra abbia fatto quadrato dopo la sconfitta di Roma e i giocatori si siano chiariti, fra loro e con Benitez. Lo ha ammesso anche Stankovic ieri sera dopo la partita: ”Nella vita bisogna parlarsi subito e chiaro, lo abbiamo fatto per una ventina di minuti e ci siamo chiariti – racconta Stankovic al termine della gara – quando ci si parla in faccia basta poco per correggere i difetti e infatti c’e’ stata la reazione”. Questa Inter, come analizza il centrocampista serbo, ”fa correre molto il pallone: cerchiamo di aggredire subito gli avversari, recuperare palla e poi con pazienza cerchiamo il buco giusto per punire”. (Ansa)
- I due ragazzini – Biabiany e Coutinho – schierati ieri dall’inizio hanno mostrato una buona stoffa e un discreto carattere e voglia di sacrificarsi. Benitez: ”Hanno qualità ma ci vuole tempo”.
- Sneijder: ieri è sembrato il vero Wesley da Pallone d’Oro: idee, tenacia, sacrifico: lontano dal pigro e viziato trequartista dell’Olimpico.

A sfavore:
- Lucio infortunato; se non recupera per domenica, la difesa non avrà i due centrali titolari (e sappiamo quanto nei successi dello scorso anno hanno influito Lucio e Samuel)
- Julio Cesar infortunato e distratto; ieri ha avuto un problema muscolare; prima però ha lasciato vedere un paio di svarioni preoccupanti: e quest’anno non sono certo i primi.
- Con che schieramento si gioca con la Juve? (che arriverà con il coltello fra i denti: per loro, negli ultimi anni quella con l’Inter è la partita della vita: l’anno scorso vinsero all’andata e poi smisero di giocare a calcio per il resto della stagione). Ieri i due esterni dietro Eto’o hanno aiutato molto il centrocampo e la difesa e hanno contribuito a tenere la squadra corta. Se rientrano Pandev e Milito (per carità, non gli saremo mai abbastanza grati per quel che ha fatto lo scorso anno) che succede?

L’Inter di ieri dunque va bene: però vogliamo vederla con squadre più quadrate e con continuità. Una squadra – come ha detto Stankovic che ”fa correre molto il pallone: cerchiamo di aggredire subito gli avversari, recuperare palla e poi con pazienza cerchiamo il buco giusto per punire”.
Con che frequenza saremo accontentati?

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