Il Palermo vuole puntare in alto con il genio di Pastore, Zamparini permettendo

Speciale protagonisti della serie A – 3^puntata - Dopo la Champions sfuggita per pochi punti nella scorsa stagione, il Palermo ha cambiato molto. Sono partiti Cavani, Kjaer, Bresciano e Simplicio e la società ha voluto investire sui giovani talenti …Leggi tutto

Javier Pastore è stato acquistato dal Palermo nel 2009 (ANSA)

Javier Pastore è stato acquistato dal Palermo nel 2009 (ANSA)

bar sportSpeciale protagonisti della serie A – 3^puntata -Dopo la Champions sfuggita per pochi punti nella scorsa stagione, il Palermo ha cambiato molto. Sono partiti Cavani, Kjaer, Bresciano e Simplicio e la società ha voluto investire sui giovani talenti rosanero. Pastore, Hernandez, Ilicic, Munoz, le scoperte di Zamparini in Sudamerica sono tenute d’occhio dagli osservatori di mezz’Europa ma l’avvio stagionale del Palermo è stato contraddistinto da alti e bassi. Delio Rossi sta lavorando sodo per amalgamare la squadra che ha espugnato lo stadio della Juventus ma la minaccia agli equilibri rosanero è nientedimenoche il suo presidente: con critiche, frecciate e ultimatum il mangia allenatori Maurizio Zamparini ha come sempre poca pazienza e in molti sono pronti a scommettere che la guida del Palermo cambierà prima di Natale.

L’avvio di stagione è ruotato tutto attorno al nome di Javier Pastore, talento assoluto classe ’89, da molti visto come l’erede di Zinedine Zidane e indicato come talento assoluto del calcio argentino dopo Lionel Messi. Arrivato a Palermo nel 2009 dall’Huracan Pastore ha impressionato in questo inizio di campionato per la maturità acquisita in appena un anno di permanenza nella serie A. Dribbling secco, velocità, tecnica e visione di gioco, il trequartista della nazionale albiceleste ha incantato al punto tale che gli esperti di mercato hanno già iniziato a fantasticare sulla sua possibile destinazione futura.Real Madrid, Barcellona, Inter, l’asta per il fenomeno di Cordoba sembra già iniziata ma a sentire le parole di Zamparini il giocatore non si muoverà da Palermo neppure per cifre stratosferiche.

Nel frattempo però il campionato va avanti e le prove offerte dalla squadra di Delio Rossi alternano il dolce all’amaro. La vittoria contro la Juventus è arrivata dopo la sconfitta in Europa League contro lo Sparta Praga, partita che ha evidenziato le carenze difensive dei rosanero e fatto andare su tutte le furie Zamparini per il modulo di gioco scelto dal tecnico. Con il Lecce il Palermo ha raggiunto il pareggio solo al ’90 con un gol di Maccarone che con tutta probabilità ha salvato la panchina di Delio Rossi. Quanto incide sull’evoluzione della squadra rosanero la tensione che il presidente esercita sui giocatori e sullo staff? L’eterno mettere in discussione tutti non rischia di fare più male che bene, soprattutto in un gruppo composto da giovani talenti? Le prossime settimane mostreranno quale è la forza del vero Palermo, nel frattempo non resta che applaudire Javier Pastore,  un giocatore davvero unico che in futurò farà ancora molto parlare di sé.

Delio Rossi abbraccia Javier Pastore in una partita dello scorso campionato (ANSA)

Delio Rossi abbraccia Javier Pastore in una partita dello scorso campionato (ANSA)

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