Alessandro Del Piero e Francesco Totti, il peso delle bandiere

“Alex uno di noi”, campeggia costante lo striscione nella curva bianconera. Alessandro Del Piero, bandiera di una Juventus che ha saputo vincere, spesso, ma anche cadere e faticosamente risalire. Nella polvere o negli altari, Alex c’era e c’è, sempre. …Leggi tutto

Francesco Totti e Alessandro Del Piero

Francesco Totti e Alessandro Del Piero (Ansa)

barsport-simona“Alex uno di noi”, campeggia costante lo striscione nella curva bianconera.
Alessandro Del Piero, bandiera di una Juventus che ha saputo vincere, spesso, ma anche cadere e faticosamente risalire. Nella polvere o negli altari, Alex c’era e c’è, sempre. Mica come uno Zlatan Ibrahimovic che cambia squadra come cambia umore. Anzi, no, l’umore dello svedese è più costante: scorbutico.
E come Alex Francesco Totti, trentaquattrenne core de Roma, pupone de Porta Metronia, rimasto nella Maggica anche quando aveva ancora a disposizione tanto fiato nelle gambe e anni di classe davanti, non cedendo alle sirene di Milan o Real Madrid. Per loro, rari campioni di un calcio senza sentimenti, sembra avere ancora un valore la maglia…
Maglia, maglia, ma… sveglia! Togliamoci dagli occhi la nebbia dell’epicità e prendiamo i conti alla mano: quanto vale, davvero, la loro maglia? 4 milioni di euro, quella di Alex, 4,9 milioni quella di France’. E guardando nelle stagioni passate: 2009-2010, 4,5 milioni l’ingaggio (netto) di Del Piero, 5,46 quello di Totti; 2008-2009, 4,8 Del Piero, 5,5 Totti; 2007-2008, 4,8 per lo juventino, 5,46 per il romanista…
Be’, non è così male essere bandiere, tanto che anche Gianluigi Buffon sta pensando di diventarlo, perché no? E così il portierone trentaduenne per questa stagione ancora mai giocata si prende 6 sinceri milioni di euro. Ecco, lui sì che può ambire a essere una nuova bandiera, mica quel novellino di Krasic che prende solo 1,8 o il giovincello Marchisio che pur essendo da un paio di anni inamovibile in campo si prende “solo” un milione.
Per essere bandiere devi avere almeno 30 anni ed essere nel podio dei più pagati della squadra (a separare Buffon, oro, dal bronzo di Alex, c’è per assurdo Amauri Carvalho de Oliveira. Amauri?!? Sì, d’altronde lui 30 anni di età giusti giusti li ha).

Ora Alex dice di vivere “con grande serenità la questione del rinnovo”, e che “al ritiro non ci ho ancora pensato. Sono ancora troppo preso dal campo”. Alex, a quasi 36 anni suonati (li compirà il 9 novembre) tu non ci penserai, ma non sai invece quante volte ci abbiamo pensato per te noi tifosi bianconeri (Michel Platini si ritirò a 32 anni). Con il cuore diviso, ma con il campo che non mente: non si può vivere di sole punizioni da brivido, accompagnate da dribbling troppo perpetuati e balletti col pallone scivoloso tra i piedi.
“Capisco anche Del Piero: è dura dover rinunciare a circa 5 milioni l’anno (anche Schumacher ha ripreso a correre) ma davvero per società e tifosi ne vale la pena?”, leggo il dubbio poco amletico di uno juventino in Rete. E quale altra squadra, se anche un giorno Alex volesse rinnegare la bandiera, sarebbe disposta a spendere tanto per un grande campione che discende la china? Sono cuori bianconeri a parlare.

Addirittura anche Francesco, capitano indiscutibile che mai ha subito certe gogne patite invece da Del Piero (usato sì e no part-time da Capello) ora è sotto la graticola dell’Inquisizione della società. L’età e gli acciacchi pesano anche per chi ha sangue finemente giallorosso nelle vene e Totti pare diventato ingombrante, quasi scomodo, per certa Roma. Tanto che il pupone al Corriere dello Sport ha scritto: “Se chiunque abbia il potere decisionale in questa società ri­tiene che sono diventato un problema di questa squadra, ha il dovere di dirmelo, affinché io possa prendere le mie decisioni. Perché non voglio essere un peso per nessuno”.

Intanto i campi da calcio stanno di nuovo per riempirsi dopo la pausa per la Nazionale. La Roma si scontra oggi con il Genoa, cercando di risalire dal penultimo posto in classifica. L’amata Juventus incontra domani il Lecce, con cui condivide il settimo posto. France’, Alex, fateci qualche ultimo gol dei vostri, e fateci ricordare (o dimenticare) che siete delle bandiere, di peso.

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