Juventus, quarta sconfitta in trasferta con la Fiorentina: le critiche ad Allegri
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Juventus, quarta sconfitta in trasferta con la Fiorentina: le critiche ad Allegri

Sotto accusa modulo, scelte e approccio: cosa non va in casa bianconera? E il Campionato è davvero riaperto?

Il campionato è vivo e lotta insieme a noi. Anche se il +1 della Juventus sulla Roma è ancora figlio di un effetto ottico, mancando il recupero dei bianconeri a Crotone che deve chiudere il girone d'andata. La caduta della squadra di Allegri a Firenze, però, restituisce fiato e speranze a chi insegue e lascia la sensazione che il dominio dei bianconeri sia meno tirannico di quanto previsto.

E' stata la quarta sconfitta in trasferta dall'inizio di un campionato senza mezze misure: nessun pareggio, 15 vittorie e 4 ko tutti fuori casa. Due volte a San Siro contro le milanesi, la scoppola di Marassi col Genoa e ora la Fiorentina; poco per far suonare l'allarme, ma qualche continuità c'è perché in tutte queste partite è mancato l'approccio giusto e a tratti la luce si è spenta. Come era accaduto anche a Doha nella Supercoppa e nel finale della sfida di Coppa Italia contro l'Atalanta.

Allegri sotto tiro: la Juve non gioca bene

Nel centro del mirino c'è lui, Massimiliano Allegri. E' accusato di non riuscire a far giocare bene una squadra costruita senza badare a spese e i tifosi gli rinfacciano poca chiarezza nelle scelte, a partire dal modulo che oscilla tra il 3-5-2 e l'albero di Natale. Lavoro difficile di bricolage, considerato che ogni decisione porta in dote l'esclusione di qualche big. E se le cose non vanno bene gli assenti hanno sempre ragione e il tecnico sempre torto...

Può essere che Allegri non abbia ancora trovato il bandolo della matassa, di sicuro non giova essere messo in discussione perennemente da un popolo che non lo ha mai amato fino in fondo, nemmeno nei momenti belli della cavalcata Champions di due anni fa. Marotta ha garantito che non esiste ipotesi di addio a fine stagione, ma la realtà è che il tema è d'attualità e lo sarà a maggior ragione col passare dei mesi. Come uscirne? Chiarezza nelle idee e nella comunicazione

Campionato aperto, ma la Roma ha problemi di profondità

Se il campionato è aperto, molto merito va anche alla Roma che non sta mollando un centimetro. I giallorossi hanno vinto 6 delle ultime 7 partite, perdendo solo lo scontro diretto dello Stadium. Soffrivano in trasferta e stanno risolvendo il problema, visto che - Juventus a parte - hanno fatto bottino pieno contro Lazio, Genoa e Udinese in tra gare fuori casa dal peso specifico particolare.

Il paradosso è che, nel momento in cui può sognare, Roma deve fare i conti con i limiti di un progetto che stenta a fare il salto di qualità. Le parole di Spalletti sulla necessità di fare mercato per affrontare i mesi decisivi senza l'incubo di avere i giocatori contati, rischia di restare inascoltato. La società deve rientrare e il tecnico pare aver più che altro messo le mani avanti per evitare di perdere altri pezzi. Date un'occhiata alla panchina di Udine per comprendere la questioni: Lobont, Alisson, Vermaelen, Seck, Frattesi, Mario Rui, Gerson, Tumminello e Totti. Chiaro il problema?

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Giovanni Capuano