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Juventus campione d'Italia 2016: il film dello scudetto n°32 - foto

Dalla vittoria sul Genoa a quella sulla Fiorentina, ecco le 10 partite-chiave dell'incredibile rimonta che è valsa il quinto titolo consecutivo

La caduta, la rabbia, l'orgoglio, la meraviglia. La Juventus taglia il traguardo del 32° scudetto al termine di un percorso al limite del probabile, iniziato tra gli affanni e i tormenti e completato con una gioia incontenibile perché inattesa. Le sconfitte con Udinese e Roma, il pari casalingo con il Chievo, quindi il mezzo flop con il Frosinone e lo scivolone a Napoli. I numeri dicevano che il dominio bianconero sul campionato si era incagliato sul rimpasto del calciomercato estivo. Via Tevez, Pirlo, Vidal, fine della trasmissione. Poi, Gigi Buffon. Il portierone detta in diretta tv le nuove regole d'ingaggio e tutto cambia. Fuori e dentro lo spogliatoio. Max Allegri amministra e intuisce, al resto ci pensa la squadra. Che confeziona un prodigio sportivo che farà tappa sugli almanacchi. Queste le dieci tappe decisive del risveglio juventino.

Genoa-Juventus 0-2, 20 settembre 2015

MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images

La prima vittoria in campionato arriva alla quarta giornata. Il portiere del Genoa, Lamanna, ci mette del suo nella prima rete. A Pogba il merito di realizzare dal dischetto il gol che chiude le danze. Juve che passa dall'allarme rosso all'allarme giallo: l'Inter è già a più otto. 

Juventus-Torino 2-1, 31 ottobre 2015

MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images

I bianconeri strappano tre punti ai cugini granata nel primo derby della stagione grazie al gol in scivolata di Cuadrado nei minuti di recupero. Il giocatore colombiano entra al posto dell'acciaccato Khedira poco dopo il fischio d'inizio e cambia la partita. La Juve non si fermerà più. Dall'Empoli alla Lazio, 24 risultati utili consecutivi. Tante, tantissime vittorie (23) e un solo pareggio (Bologna). 

Juventus-Milan 1-0, 21 novembre 2015

MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images

Sulla carta, un risultato già scritto, perché troppo grande era il divario tecnico tra le due formazioni. Eppure la banda agli ordini di Mihajlovic, reduce da un filotto di tre vittorie e un pareggio, vuole dimostrare di saper suonare anche lo spartito più difficile. L'equilibrio si rompe al minuto 65. Merito del sinistro di Dybala, che non lascia scampo a Donnarumma. 

Juventus-Fiorentina 3-1, 13 dicembre 2015

Valerio Pennicino/Getty Images

Il ruggito della zebra. La Viola di Paulo Sousa piace e convince, perché unisce il bel gioco ai risultati. Inizia forte anche a Torino, con il gol dal dischetto di Ilicic che cambia l'inerzia del confronto dopo appena tre minuti. Ma la Juve non ci sta e risponde subito con Cuadrado, servito da Evra. Alla coppia di incursori Mandzukic-Dybala il compito di depositare la pratica in archivio nei dieci minuti finali.

Carpi-Juventus 2-3, 20 dicembre 2016

Dino Panato/Getty Images Sport

Allegri reloaded. I bianconeri fanno tappa al Braglia di Modena con la convinzione di aver ritrovato i numeri e le intenzioni delle stagioni precedenti. Guidano la gara 3-1 al 50', tutto facile, pure troppo. Perché il Carpi tira fuori l'orgoglio e per Pogba e compagni iniziano i guai, che diventano paura vera nei minuti di recupero, perché Lollo ha tra i piedi la palla del 3-3. Allegri vede rosso e perde la pazienza: lancia il cappotto in aria e striglia i suoi senza pietà. "Ci serva da lezione", dirà a fine gara. Messaggio ricevuto.

Juventus-Roma 1-0, 24 gennaio 2016

Valerio Pennicino/Getty Images Sport

Via Garcia e dentro Spalletti e la Roma comincia a fare paura. A cambiare le sorti dell'incontro, il "solito" Dybala, che indovina l'angolino con un preciso colpo da biliardo a pochi minuti dal fischio finale. Giallorossi piegati e affondati sul traguardo, bianconeri che raccolgono tre punti d'oro contro una squadra riveduta e corretta dall'ex tecnico dello Zenit. 

Juventus-Napoli 1-0, 13 febbraio 2016

GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

Il ribaltone. Giornata numero 25, si affrontano le prime due della classe. La squadra di Sarri si presenta a Torino con l'obiettivo dichiarato di difendere i due punti di vantaggio in classifica. Ci riesce per 88 minuti, durante i quali gioca alla pari con i bianconeri, poi il crollo. Che prende il nome di Simone Zaza: il suo sinistro fuori dell'area non perdona. La Juve mette il muso avanti in campionato per la prima volta nella stagione, il Napoli è costretto a inseguire. 

Juventus-Sassuolo 1-0, 11 marzo 2016

Valerio Pennicino/Getty Images Sport

La grande festa per il grandissimo Buffon. Che chiude a doppia mandata la porta e arriva a meno tre minuti dal record (poi battuto) dell'ex milanista Sebastiano Rossi. A rovinare il magic moment del portierone bianconero ci prova due volte due da fuori area un velenosissimo Sansone, che a un quarto d'ora dalla fine prova ad annullare la prodezza di Dybala. Ma "Gigi la trottola" vede e provvede. Undicesima vittoria di fila in casa: Stadium fortino.

Milan-Juventus 1-2, 9 aprile 2016

Marco Luzzani/Getty Images Sport

Il 3-5-2 di Allegri contro il 4-4-2 di Mihajlovic. La Juve pare imbattibile, il Milan è sull'orlo di una crisi di nervi, con il tecnico serbo che indossa il giubbotto antiproiettile per difendersi dagli assalti sempre più insistenti di Berlusconi. Poi, il campo, che dice che a San Siro si consuma il paradosso in salsa rossonera. Perché la squadra di Mihajlovic passa in vantaggio con Alex e gioca la sua migliore gara della stagione. Perde, sì, ma tra gli applausi. Tempo qualche giorno e Berlusconi silura l'ex numero due di Mancini per fare posto a Brocchi. Così va il calcio. 

Fiorentina-Juventus 1-2

morata_fiorentina_juveJuventus' forward Alvaro Morata jubilates after scoring the 1-2 goal during the Italian Serie A soccer match Acf Fiorentina vs Juventus Fc at Artemio Franchi stadium in Florence, Italy, 24 April 2016. ANSA/ MAURIZIO DEGL'INNOCENTI

L'uomo della provvidenza tricolore è Alvaro Morata: sua infatti la rete che all'83° regala il successo ai bianconeri dopo che il temporaneo vantaggio a firma di Mandzukic al 39° era stato impattato dal pareggio di Kalinic all'81°. Ai tifosi viola non rimane così che guardare i bianconeri iniziare proprio sul loro campo i festeggiamenti che meno di 24 ore dopo coronano nel 32° scudetto per effetto del passo falso del Napoli a Roma.

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Dario Pelizzari