La Juve e la coppia scoppiata. Serve il tridente?
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La Juve e la coppia scoppiata. Serve il tridente?

Giovinco e Vucinic i più usati, Matri e Quagliarella dimenticati e il mistero Bendtner. Viaggio nel malessere offensivo dei campioni d'Italia

Quiz veloci per tifosi dellaJuventus alle prese con il mal di pancia da record (d'imbattibilità) sfumato: qual è la coppia più utilizzata da Conte fin qui? E la più prolifica? Quanto pesano gli attaccanti sul numero di gol realizzati dalla Juve? Tre quiz a risposta incrociata che aiutano a fare un viaggio nelle difficoltà realizzative dei bianconeri ai quali servono in campionato mediamente 4,5 tiri per segnare una rete, quasi il doppio rispetto all'Inter spietata vista anche a Torino.

Le risposte sono nell'ordine: Giovinco-Vucinic (487 minuti sui 1.380' complessivi), Quagliarella-Vucinic (3 reti realizzate in 126', una ogni 42 minuti) e 38,7% ovvero 12 realizzazioni sulle 31 totali a firma di uno dei cinque attaccanti della rosa di Conte. Ce n'è abbastanza per ragionare su qualche cambiamento anche tattico perché l'apporto offensivo delle punte è troppo basso e, soprattutto in Europa o nei match che contano, rischia di essere un limite per le ambizioni bianconere.

Qualche esempio? Contro il Chelsea la svolta è arrivata dalla panchina con Quagliarella (bocciato Giovinco), contro il Napoli è servita una disattenzione difensiva su calcio piazzato per sbloccare una gara indirizzata al pareggio e contro l'Inter, errori arbitrali a parte, la Juventus non ha avuto il killer istinct per chiudere la partita nel primo tempo e poi ha perso.

E' vero che anche un anno fa Conte godeva poco dei gol degli attaccanti (7 su 19 nelle prime 11 giornate con un'incidenza del 36,8%), però l'asticella si è alzata e non si può pensare che Vidal (6 reti fin qui) e Pirlo (3) possano continuare a viaggiare su questi ritmi.

Il nodo è il rendimento di Giovinco, voluto e difeso da Conte. E' il più utilizzato (970') ma ha segnato solo 3 gol e neppure decisivi contro Udinese e Roma. Molto meglio Quagliarella (348' e 4 gol) sia in coppia con Vucinic e che insieme ad altri, ma l'ex napoletano era finito sul mercato in estate e viene utilizzato solo a singhiozzo e quando strettamente necessario. Impossibile, ad esempio, tenerlo fuori dopo la rete al Chelsea e la doppietta contro il Chievo, ma al primo errore è stato rimesso fuori.

Gli altri latitano a parte Vucinic ovviamente che solo a causa di qualche acciacco o influenza non è il più utilizzato (871' e 4 gol). Bendtner non ha ancora visto la porta (251') e Matri è inspiegabilmente finito fuori dalle rotazioni di Conte: 365' e un gol in Supercoppa a Pechino. In tutto il mese di ottobre ha giocato in campionato solo 31' contro il Napoli non facendo peggio degli altri. Poi è andato male contro lo Shakhtar (ma nessuno ha brillato) e in Danimarca. A gennaio potrebbe tornare sul mercato insieme a Quagliarella per arrivare a Destro o Osvaldo, oppure per lasciare il posto al solito Llorente il cui inizio di stagione, però, è da incubo: 1 gol in 12 partite datato 16 settembre. Poi più nulla.

Resterebbe il cambio di modulo e un ritorno a un 3-4-3 (o 4-3-3) che consentirebbe di aggiungere una punta provando ad aumentare la pericolosità. Fin qui Conte non ci ha creduto per nulla. Solo pochi ritagli a fine gara e in situazioni di assalto disperato tipo Nordsjaelland. Sapete quanti minuti in tutto? 50 sui famosi 1.380. Impossibile ipotizzare una svolta a breve. Meglio sperare che a Vucinic non torni il raffreddore (o il mal di polpaccio) e che gennaio arrivi in fretta.

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Giovanni Capuano