Italia, avanti (piano) con Chiellini
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Italia, avanti (piano) con Chiellini

La nazionale di Conte meno bella dopo il debutto. Battuto l'Azerbaigian 2-1 e adesso tocca a Malta

Tre balzi e tre punti avanti in classifica con un piccolo, ma significativo, passo indietro. La notte di Palermo regala solo metà gioia ad Antonio Conte, che incassa la vittoria (2-1 con doppietta e autorete di Chiellini) che serviva per restare in testa al girone e capitalizzare il blitz di settembre in Norvegia, però deve anche registrare che la sua Italia è destinata a fare fatica quando incontra squadre sulla carta più deboli e battute in partenza. Come era accaduto a Prandelli e prima di lui a quasi tutti i ct azzurri. Una specie di maledizione, anche se questa volta la reazione emotiva contro l'Azerbaigian c'è stata e l'impegno pure, segno che il 'martello' Conte sta battendo forte su quella 'incudine' che è il gruppo di Immobile e compagni. Niente cali di tensione e concentrazione, solo problemi di qualità e tattici che l'ex tecnico della Juventus dovrà avere la pazienza di risolvere un pezzo per volta. La buona notizia è che siamo in testa a punteggio pieno insieme alla Croazia che ha vinto in Bulgaria. Guardando ai disastri della Spagna e agli stenti di Svizzera, Russia e Svezia abbiamo di che consolarci.

Le chiavi azzurre restituite a Pirlo

Dal tiki-taka accennato da Prandelli in Brasile, dopo che nel biennio del precedente Europeo era stata la nostra cifra tecnica, si è tornati al regista unico. Il dualismo tra Pirlo e Verratti andrà risolto col tempo e magari andrà trovato il modo di far coesistere i due, perché è un peccato sciupare il talento dell'ex pescarese. A Palermo la bacchetta di direttore dell'orchestra è tornata saldamente nelle mani di Pirlo, ma non è stata una serata semplice e tutta l'orchestra ne ha risentito. Vogts, che in campo era un caniaccio mordicaviglie, si è ricordato del passato e ha appiccicato su Andrea uno dei suoi (Dadasov) chiedendogli di marcarlo a tutto campo. Il risultato è stato evidente: solo 59 palloni giocati in 73 minuti, minore presenza e precisione, anche se lo score recita 4 occasioni create e 6 lanci riusciti partendo dal piede fatato del bresciano. In generale, però, le nostre difficoltà sono nate lì e Conte dovrà lavorare per dotare la nazionale di menti alternative.

Chiellini e il carattere Juve

La doppia firma di Chiellini e gli assist di Giovinco, entrato per Florenzi a 12 minuti dalla conclusione, hanno salvato Conte dalle prevedibili critiche. Il ct deve ringraziarli, perché in questo momento ha bisogno come il pane di essere circondato dall'entusiasmo generale (e il tutto esaurito di Palermo ne è la dimostrazione), però il 2-1 all'Azerbiagian ha anche un'altra chiave di lettura nel carattere quasi 'juventino' portato in campo. La scossa nel finale, dopo aver incassato il gol del pareggio, l'ha data Giovinco cui sono bastati 12 minuti per giustificare una convocazione che in tanti non capivano. E' entrato e ha creato superiorità numerica contro una squadra che si stava rintanando tutta indietro. E' quasi sembrato di rivedere la Juve di Conte che non si arrende nemmeno davanti all'evidenza di una serata storta. Giovinco giocherà contro Malta? La logica dice sì, ma anche nella Juve di Conte spesso tornava a sedersi in panchina dopo aver acceso la luce.

Chi ha deluso

Non tutto è filato per il verso giusto e c'è chi porta a casa da Palermo una pagella meno scintillante del previsto. E' il caso di Florenzi, che non ha trovato i tempi per andare all'assalto dell'area azera, oppure degli esterni De Sciglio e Darmian, che hanno lavorato una quantità impressionante di palloni senza, però, riuscire a mettere in mezzo i cross necessari a Immobile e Zaza o ad arrivare spesso sul fondo aprendo la difesa dell'Azerbaigian. E' stata una serata senza troppi sbocchi esterni, insomma, e tutta la squadra ne ha risentito perché l'imbuto in mezzo ha facilitato il compito ai ragazzi di Vogts che hanno ridotto gli spazi e coperto quasi tutte le linee di passaggio azzurre. Da rivedere in fretta, anche se Malta vista contro la Croazia non pare un'avversaria irresistibile soprattutto in difesa.

Immobile e Zaza, luci e ombre

La coppia-gol ignorante è rimasta a secco e non ha ripetuto i numeri del debutto. Però il voto è positivo, perché in campo si è visto molto di quello che chiede Conte alle sue punte: intensità, aggressione degli spazi e lavoro per la squadra. Ecco perché non si è sentita la mancanza di chi non c'era e anche questo è un piccolo successo per il ct, che sta costruendo il suo primo gruppo azzurro tenendolo blindato e lontano dalle polemiche. Certo, non fosse arrivato il gol scaccia-fantasmi di Chiellini oggi si farebbero discorsi diversi e, magari, qualcuno chiederebbe di reimbarcare immediatamente Balotelli in azzurro. Ma "Chiello" ha segnato e Conte può stare sereno. Si va a Malta da primi. Tre banzi avanti ed è quello contava.



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Giovanni Capuano