Inter disastro: eliminata in Europa League. Fuori anche il Sassuolo
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Inter disastro: eliminata in Europa League. Fuori anche il Sassuolo

Nerazzurri umiliati in Israele, mentre gli emiliani cadono a Bilbao. Un solo successo in 4 partite per le nostre squadre: siamo tornati piccoli

Cambiano gli uomini, ma non il risultato. L'Inter riesce nell'impresa di farsi rimontare da 0-2 a 3-2, perde in Israele e saluta l'Europa League con una giornata di anticipo in un girone in cui raccoglie solo 3 punti nelle prime 5 giornate contro avversari del calibro di Sparta Praga (numero 43 del ranking Uefa per club), Southampton (98) e Hapoel Beer Sheva (183). Gli israeliani rifilano tra andata e ritorno 5 reti ad Handanovic e soci, le uniche della loro avventura europea.

I numeri servono per dare la dimensione della figuraccia cui viene esposto un club storico che nel 2010 vinceva la Champions League e saliva sul tetto del mondo. Inaccettabile, senza alcuna giustificazione e con una lunga serie di responsabili nella quale Pioli è l'ultimo (anche se qualche errore lo commette pure lui) e in cima a tutto c'è la gestione folle della prima stagione dell'era Suning. Un cumulo di errori che sta pregiudicando i risultati del campo.

Pioli furioso, solito black out e Inter inguardabile

Pioli parla di presunzione, Icardi fa riferimento alla necessità di lavorare a testa bassa e in silenzio. Tutti dicono la loro al capezzale dell'Inter, ma nessuno riesce a trovare la cura per una squadra che continua a commettere gli stessi errori. Sono limiti di approccio alle gare o a spezzoni di essere più ancora che errori individuali, di cui comunque le sconfitte in serie di questo inizio anno sono infarcite. Contro l'Hapoel il peggiore in assoluto è Murillo, irriconoscibile rispetto a un anno fa.

Il copione è sempre uguale: l'Inter non riesce a giocare 90 minuti di fila. O si perde all'inizio - era il limite di De Boer - o lo fa dopo come già era accaduto a Southampton con Vecchi in panchina. Il prodotto è orribile e porta a una eliminazione dagli effetti pratici non eccessivi (si tratta pur sempre di Europa League), ma che veicola l'immagine di un club in forte difficoltà. Il contrario di quello che vogliono i cinesi.

Italia, bilancio da dimenticare in Europa League

Il contesto in cui l'Inter affonda è quello di un'Europa League in cui il calcio italiano fa dimenticare i segnali di ripresa mostrati nello scorso inverno. Il bilancio è desolante: Inter e Sassuolo già fuori con una gara d'anticipo, Fiorentina he dovrà giocarsela a Baku tra due settimane cercando di non suicidarsi e la sola Roma capace di andare avanti senza problemi. In tutto abbiamo vinto 8 gare sulle prime 20 giocate e contro avversari quasi sempre nettamente inferiori.

Anche questi sono numeri su cui riflettere. La riforma Uefa con consegnerà dal 2018 il ritorno delle quattro squadre in Champions League, ma al momento l'unica realtà competitiva è la Juventus. Dietro c'è la nebbia e si vede solo qualche sprazzo. Come per l'Inter, anche il calcio italiano cade sempre nel solito vizio di snobbare la seconda manifestazione europea. Che non vince dal 1999 (Parma), ma non sembra interessare a nessuno.

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Giovanni Capuano