I giovani azzurri realizzeranno le aspettative di Prandelli?
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I giovani azzurri realizzeranno le aspettative di Prandelli?

Da Verratti a Insigne il nuovo corso azzurro investe sul futuro: si parte contro la Bulgaria per le qualificazioni a Brasile 2014

Dopo il secondo posto all'Europeo di Polonia e Ucraina l'Italia di Prandelli riparte con tante facce nuove e giovani, talenti da inserire in vista delle qualificazioni ai mondiali del 2014 in Brasile. Si parte con il gruppo che venerdì affronterà a Sofia la Bulgaria. Tra loro c'è anche Lorenzo Insigne, l'ala azzurra lanciata da Zeman che sembra destinata a ritagliarsi uno spazio importante anche in nazionale maggiore dopo i successi con l'under 21 di Ciro Ferrara. In azzurro spazio anche a Federico Peluso, terzino dell'Atalanta con una storia che sa di fiaba. Al centro delle trattative di mercato per l'interesse della Juventus il difensore orobico ha trovato la convocazione dopo un campionato ad alto livello in nerazzurro. Esempio di giocatore che ha bruciato le tappe partendo dalla Pro Vercelli e passando da Ternana e Albinoleffe prima di arrivare a Bergamo sponda nerazzurra.

Prandelli punta su di lui per coprire un ruolo difficile, un'opportunità simile a quella offerta a Davide Astori, mancino del Cagliari che ha già raccolto due presenze in nazionale dopo essersi messo in mostra con i sardi. Per lui un percorso simile a quello di Peluso, un giocatore cresciuto nella provincia e messosi in mostra con le maglie di Pizzighettone e Cremonese. L'esempio più evidente di giovani alla ribalta è però quello di Marco Verratti, fenomeno del nuovo corso italiano, talento strappato alla penisola dai milioni del Paris Saint Germain. Le chiavi del centrocampo e il ruolo del dopo Pirlo sembrano destinati ad essere suoi. Resta da capire quanto il giovane fuoriclasse di Pescara sarà in grado di rispettare le attese, un giocatore riscoperto come interno di centrocampo da Zeman e che ha bruciato ogni tappa anche con la maglia dell'Italia passando dall'under 19 alla nazionale maggiore nel giro di un anno.

Al gruppo azzurro si sono aggiunti anche giocatori come Poli, Giaccherini, Borini, Destro e Cassani, alternative che Prandelli vuole valutare in vista delle qualificazioni. Ricetta vincente? Un azzardo da valutare, soprattutto considerando l'esperienza internazionale quasi nulla dei giocatori in questione. E' anche vero che nel 2014 la spina dorsale della squadra protagonista all'ultimo Europeo avrà un'età media problematica: Buffon ne avrà 36, Barzagli 33 e Pirlo 35. Fondamentale sarà dunque permettere ai giovani di maturare pur con lo spettro sempre presente dei grandi fuoriclasse italiani che non ne vogliono sapere di appendere le scarpe al chiodo.

Pensando ad Andrea Pirlo, Francesco Totti e Alessandro Del Piero la sensazione è che il nuovo corso abbia però ancora qualche difetto in termini di classe pura. Giovani di belle speranze come Verratti e Insigne, bomber in prospettiva come Destro e fantasisti in continua crescita come Sebastian Giovinco non possono essere definiti top player. A parlare sarà il campo, il girone B delle qualificazioni ai mondiali 2014 vedrà come avversarie Danimarca, Rep. Ceca, Bulgaria, Armenia e Malta. Squadre tutt'altro che inarrestabili che potranno permettere al nuovo corso azzurro di sbocciare definitivamente.

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Matteo Politanò