"Nessuna figuraccia, il Napoli punta allo scudetto"
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"Nessuna figuraccia, il Napoli punta allo scudetto"

Fernando De Napoli, protagonista ai tempi d'oro di Diego Maradona, analizza la sconfitta contro il Psv Eindhoven

La sconfitta del Napoli complica non poco il cammino degli azzurri in Europa League. Il 3-0 subito a Eindhoven dalla "squadra B", composta per lo più da tutti quei giocatori che in campionato faticano a trovare spazio, lascia intendere come gli obiettivi stagionali siano altri. Una brutta sconfitta che il tecnico Walter Mazzarri ha giustificato così: "Su questi campi giocare è sempre difficile. Non so se con la squadra titolare avremmo fatto un risultato differente. Abbiamo scelto di impiegare i giovani perchè in estate è stato strutturato un progetto con la società. Il Napoli dispone di giocatori di talento e l'Europa League è un'ottima occasione per valorizzarli". Abbiamo intervistato Fernando De Napoli, calciatore ai tempi di Maradona dal 1986 al 1992, compagno di squadra di Diego e Careca e tifoso azzurro. Con lui abbiamo parlato della partita di Eindhoven, del campionato e dei reali obiettivi del club.

Come spieghi la sconfitta di Eindhoven?

Credo che quest'anno il Napoli punti convinto allo scudetto. Se la Juventus passerà il girone di Champions avrà più difficoltà a gestire il campionato. La squadra di Mazzarri vuole approfittarne e l'Europa League diventa quindi un obiettivo secondario.

Cosa ne pensi della squadra che Mazzarri ha mandato in campo in Olanda?

Il progetto di Mazzarri e della società è sempre stato chiaro. L'Europa League è l'occasione per mettere alla prova chi gioca di meno e fargli maturare esperienza. In Italia si dice sempre che i giovani non vengono valorizzati ma quando vanno in campo ci si lamenta se perdono una partita, che senso ha?

Come valuti la prestazione dei singoli?

Forse l'attacco è il reparto che ha reso di meno, soprattutto alla luce della classe che hanno Vargas e Insigne. La società punta molto su di loro per il futuro e la loro classe può cambiare gli esiti di ogni match. Non bisogna però dimenticare che di fronte c'era un avversario dalla grande esperienza europea che avrebbe messo in difficoltà chiunque.

Che differenze vedi tra il tuo Napoli e quello attuale?

Credo che dopo diversi anni di lavoro la formazione di Mazzarri sia finalmente completa. Naturalmente è impossibile confrontare questa formazione con quella in cui giocavo io, lì c'era Diego Maradona e nessuno è come lui. Il Napoli di adesso ha un grande finalizzatore come Cavani, ma niente a che vedere con Diego che risolveva la partite da solo e quando era in giornata di grazia era letteralmente inarrestabile.

Quali saranno gli accorgimenti giusti per puntare allo scudetto?

Il Napoli ha una grande squadra ma non potrà permettersi di perdere troppi punti con le piccole come già successo a Catania. Anche in quel caso si è sfiorata la vittoria in dieci ma da qui alla fine della stagione sarà fondamentale non rallentare la corsa fuori dal San Paolo. Speriamo non manchi troppo Lavezzi: la sua partenza non è facile da sostituire, è un giocatore che non molla mai, come ogni argentino, e sono certo che farà benissimo anche in Francia.

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Matteo Politanò