Telecamere, costi e curiosità: tutto sulla finale di Champions League
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Telecamere, costi e curiosità: tutto sulla finale di Champions League

Numero record di telecamere e addetti, chilometri di cavi e tecnologia Ultra HD. Ma quello che vedremo sarà solo una piccola parte

La finale di Champions League è l'evento sportivo europeo più importante e visto della stagione. In termini di audience (180 milioni di persone) supera anche il Superbowl Usa e rappresenta una sfida tecnologica anche per chi produce e diffonde il segnale. A Milano il 28 maggio toccherà a Mediaset in quanto boradcaster ufficiale per l'Italia: saranno le telecamere e i tecnico del Biscione a mandare ovunque le immagini della sfida tra Real Madrid e Atletico Madrid.

Il 'copione' della produzione è scritto da mesi e risponde a precise richieste della Uefa. Nulla sarà lasciato al caso, a partire dal numero e dalla posizione delle telecamere per arrivare alla scelta delle immagini che saranno veicolate in 200 Paesi in tutto il mondo. Il protocollo è rigido, ma nasconde anche alcune curiosità. La prima? Ad esempio sapere quanto dello sforzo tecnologico per riprendere l'evento finirà davvero nei nostri televisori e quanto, invece, non vedremo mai... Ecco (in numeri) come sarà prodotta la sfida di San Siro:

41 - Il numero di telecamere utilizzate

Dentro lo stadio Meazza e nel suo immediato esterno saranno 41 le telecamere utilizzate per produrre la finale di Champions League tra Atletico e Real Madrid. Nel conto sono comprese anche una camera sull'elicottero che girerà sopra le teste dei 70mila spettatori e la Spydercam che attraverserà in diagonale il terreno di gioco anche durante le fasi della partita.

16 - Le telecamere utilizzate durante la stagione

Per dare un metro di paragone e giudicare l'impegno per la finale, basti pensare che una singola partita della stagione (gironi ed gare ad eliminazione diretta) della Champions League viene ripresa solitamente da 14-16 telecamere. A San Siro ce ne saranno più del triplo e il doppio esatto rispetto alla finale del 2001 tra Bayern Monaco e Valencia, l'ultima ospitata da Milano; allora erano 21.

8 - Le telecamere che producono il 90% del flusso televisivo

La curiosità è che tutto questo sforzo produrrà, in realtà, un topolino. Nel senso che il 90% del flusso di immagini che racconterà la sfida, tra prepartita, gara e premiazione, arriverà da sole 8 telecamere principali. Il restante 10% sarà frutto delle restanti 33 postazioni che lavoreranno per garantire contenuti unici a integrazione del racconto della partita o per soddisfare la richiesta crescente di prodotti ad hoc per le diverse piattaforma digitali che utilizzeranno la finale di Champions League per creare contenuti editoriali.

13 - Le telecamere dedicate alle riprese in Ultra HD

Per il secondo anno consecutivo la finale di Champions League sarà prodotta anche in tecnologia 4K Ultra HD. Chi ha un devide abilitato per la visione potrà godere di una qualità superiore di immagine e la partita sarà ripresa da 13 telecamere dedicate. Già a Berlino in occasione di Barcellona-Juventus lo sforzo per produrre con il nuovo standard era stato identico. Atletico Madrid-Real Madrid sarà disponibile anche in definizione Alta e Standard così da poter essere trasmessa da qualsiasi tipo di televisore.

15 (volte) - Il costo dell'intera produzione rispetto a una gara stagionale

Quanto costerà tutta la produzione? Tanto. Tantissimo. Almeno 15 volte la spesa che viene affrontata per una singola gara della stagione di Champions League perché la finale è un evento unico che deve essere raccontato nel migliore dei modi. Gli investimenti stanno crescendo in maniera vertiginosa, basti pensare che Mediaset, broadcaster italiano per la Uefa spenderà in produzione il doppio di quanto speso nel 2014 per la finale di Europa League a Torino tra Siviglia e Benfica.

400 - Le persone impegnate nella produzione

Tra registi, tecnici, giornalisti e addetti alle varie fasi di ripresa e riproduzione saranno 400 le persone impegnate per la sola confezione del prodotto tv della finale di Champions League. Un piccolo esercito che è già al lavoro per rendere San Siro uno stadio perfetto per le necessità delle riprese. Non significa solo montare le postazioni, ma anche far spazio a piattaforme e garantire l'infrastrutturazione tecnologica necessaria.

20 - I chilometri di cavi tirati

Ad esempio, per mettere in rete tutte le telecamere con le regie serviranno 20 chilometri di cavi che costruiranno dentro e fuori San Siro una ragnatela di segnali. Non si tratta solo di garantire il funzionamento delle 41 telecamere, ma anche di trasmettere da 8 studi con vista sul campo ricavati nel primo anello, 6 piattaforme per giornalista e ospite al secondo anelo e 14 postazioni bordo campo a disposizione delle tv che detengono i diritti di trasmissione della gara.

5 - Le modalità di visione della finale

E per finire, ecco come sarà possibile seguire il derby di Madrid che vale la Champions. Non solo tv e divano, almeno in Italia dove Mediaset produrrà la finale per cinque differenti strumenti: tv, personal computer, tablet, smartphone e gaming consolle. Buona visione...

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Giovanni Capuano