Scandalo alla Fifa per bagarinaggio ai mondiali
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Scandalo alla Fifa per bagarinaggio ai mondiali

Un alto dirigente indagato con il papà di Neymar e l'ex ct Dunga per un sistema illegale che gestiva la vendita dei biglietti delle partite - Lo Speciale Mondiali 2014

La FIFA ha fifa. Mai come in queste ore. Immaginiamo le occhiaie di Jerome Valcke, il suo segretario generale, rimasto ieri riunito sino a tarda ora in un hotel di Rio de Janeiro, barricato lui con i massimi dirigenti dell’entità che gestisce il pallone mondiale per cercare di studiare una strategia in grado di contenere le conseguenze d’immagine dell'Operazione "Jules Rimet". Nome che si rifà all’inventore del Mondiale scelto non a caso dalla Polizia brasiliana, artefice di un’inchiesta che rischia di scardinare un po’ di certezze e di far saltare un po’ di teste tra la sede zurighese della massima entità pallonara mondiale, l’Africa e chissà forse anche Europa e Sudamerica. Sappiamo del nervosismo del suo presidente Joseph Blatter che, ieri, a mezza bocca ha chiesto “immediata pulizia”. Siamo stati testimoni dello spavento, sempre ieri, di un suo vice-presidente, di cui scrivono oggi due ottimi reporter investigativi dell’Estado de Sao Paulo , non appena informato di un arresto eccellente da parte dell’ottima – in questo caso – Polizia brasiliana. Ma perché, mai come oggi, la FIFA avrebbe fifa? 

Molto semplice. Dopo tre mesi d’indagini “coperte” le forze dell’intelligence verde-oro hanno disarticolato uno schema milionario di vendita illegale di biglietti del Mondiale, schema comandato da un alto dirigente FIFA. L’Operazione “Jules Rimet” ha insomma svelato come il più grande schema di bagarinaggio di questa Coppa sia stato organizzato non da un delinquente qualunque bensì da uno dei suoi massimi dirigenti. 50mila intercettazioni telefoniche (sbobinate solo metà sinora …), 11 gli arresti, almeno trenta le persone nel mirino della Polizia brasiliana tutte dedite al business illegale sui biglietti delle partite del Mondiale che lucrava almeno un milione di dollari a match.

Tra questi anche il papdre di Neymar, la stella di questi mondiali, l'ex ct della nazionale carioca, e giocatore della Fiorentina, Carlos Dunga ed il fratello di Ronaldinho, Roberto di Assis

Nella "associazione a delinquere", definita così dal commissario Fábio Barucke del 18esimo Dipartimento di polizia di Rio, al vertice ci sarebbe dunque un alto dirigente della FIFA - il cui nome per ora non è ancora saltato fuori ma è questione di ore, massimo di giorni, assicurano gli inquirenti – posizionato ben al di sopra del franco-algerino Lamine Fofana, 57 anni, arrestato martedì a Rio mentre girava per la città su un'auto officiale FIFA ed era conosciuto da tutti al Copacabana Palace, l’hotel più lussuoso di Rio, dove la Federazione Internazionale del calcio ha la sua sede durante questi Mondiali. 

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Quando Blatter e Valcke ieri sono stati informati dell'arresto di Fofana che è “solo un pesce grosso ma non l'aragosta, che èmade in FIFA" ha ribadito il magistrato Marcos Kac che coordina l'inchiesta, i due assicurano i presenti, hanno strabuzzato gli occhi. Il commissario Barucke ha detto che il dirigente FIFA a capo della "banda criminale" è "un uomo e la sua voce è stata registrata nelle intercettazioni fatte dalla Polizia brasiliana con autorizzazione del ministero della Giustizia sui telefoni cellulari di Fofana”. 

Arrestato a São Paulo anche il "braccio destro" di Fofana in Brasile, ovvero José Massih, avvocato, ex procuratore del nazionale brasiliano Elano e di tanti calciatori, molti del Santos, che ha già detto agli inquirenti di essere disposto in cambio di uno sconto di pena a fare il nome di chi è a capo dello schema di bagarinaggio da 200 milioni di dollari di questo Mondiale, confermando che si tratta di un uomo FIFA. 

Ma torniamo a Fofana, che a Rio era ospitato dall'ex calciatore Júnior Baiano in un lussuoso appartamento di Barra da Tijuca. A prova ulteriore che il franco-algerino faceva parte della cosiddetta "famiglia FIFA" – scrive oggi l’Estado – ci sono le reazioni dei massimi dirigenti della Federazione internazionale che organizza i Mondiali.

Ieri, nella hall del Copacabana Palace, non appena sono stati informati del suo arresto molti “papaveri” hanno cambiato letteralmente colore. Fofana è stato arrestato?", ha chiesto un vicepresidente letteralmente terrorizzato dai possibili sviluppi dell’inchiesta. Un altro alto dirigente FIFA ha ammesso ai reporter Jamil Chade e Tiago Rogero dell’Estado che Fofana "circolava liberamente" tra le sale vip dei dirigenti, che aveva i cellulari di molti di loro e accesso a tutti i palchi extra-lusso di tutte le partite. 

Tre degli 11 arrestati sinora sono stati identificati mentre prendevano il sole nella piscina esclusiva FIFA del Copacabana Palace, sedendo ai tavoli con i massimi dirigenti dell'entità. Di Fofana ci sono foto mentre, sorridente, si stringe a Blatter e a Pelé, mentre è confermato che si sia incontrato almeno una volta anche con Valcke. La FIFA ha detto di non avere nulla da dire sino a quando non avrà più informazioni sull'indagine da parte della Polizia brasiliana che, a quanto pare, non sembra molto propensa a dargliele (almeno sinora non è stato così).

Gli inquirenti verde-oro hanno iniziato da tre mesi l’Operazione "Jules Rimet" e sono arrivati alla conclusione che i biglietti per il bagarinaggio (quelli per la finale venduti a 35mila reais, ovvero 12mila euro) uscivano da una sala VIP FIFA del Copacabana Palace. Tra i contatti di Fofana soprattutto molti dirigenti africani ma, come detto, anche Valcke. 

L'Operazione "Jules Rimet" ha causato un terremoto nella FIFA. E mentre pubblicamente la massima entità calcistica promette di cooperare con le indagini, varie sono state le riunioni nelle ultime ore tra i suoi massimi dirigenti per capire quali siano le informazioni raccolte dalla Polizia brasiliana. Blatter, irritato dalle scoperte dell’intelligence verde-oro esige una "pulizia" immediata dello scandalo, l’ennesimo mentre una riunione d'urgenza cui ha partecipato anche Valcke ha tenuto in piedi ieri notte sino a tardi molti mammasantissima FIFA. Obiettivo? Definire una strategia comune per contenere lo scandalo. Ci riusciranno anche questa volta?

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Paolo Manzo