DOSSIER - La rabbia di Moratti: ''Troppi errori contro di noi''. La moviola che fa infuriare l'Inter
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DOSSIER - La rabbia di Moratti: ''Troppi errori contro di noi''. La moviola che fa infuriare l'Inter

I disastri di Torino, il rigore dell'Atalanta e Giacomelli contro il Cagliari: "Da tre gare errori contro di noi. Contro la Juve abbiamo vinto per grazia di Dio"

Un fiume in piena difficilmente arginabile. Massimo Moratti dopo Inter-Cagliari è infuriato come solo poche volte è stato visto nella sua storia da numero uno nerazzurro. Forse bisogna tornare indietro al 26 aprile 1998 e alla rabbia dopo il rigore di Iuliano su Ronaldo che aprì una stagione di guerra tra i due club. O, più recentemente, all'arrabbiatura per la direzione di gara di Rocchi in Inter-Napoli dello scorso novembre.

ROTTURA TOTALE CON L'AIA - In ogni caso lo sfogo di Moratti rappresenta un macigno sui rapporti tra il club nerazzurro e i vertici dell'Aia. Il malumore covava da qualche giorno e la sensazione dell'Inter è che l'avvicinamento alla Juventus capolista, con relativo inserimento nella lotta scudetto, possa aver fatto cambiare il vento degli arbitraggi nei confronti della squadra di Stramaccioni. Tesi difficile da sostenere, ma che Moratti ha interpretato parlando a caldo dopo il rigore su Ranocchia negato da Giacomelli.

"NON VOGLIO TORNARE AL PASSATO" - "E' la terza partita di seguito che ci ritroviamo con delle sviste arbitrali sempre contro di noi e un atteggiamento che comunque anche durante la partita è certamente non a favore della Società e della squadra. Dico della Società perché ho già vissuto queste situazioni e non vorrei ritrovarmi ancora dopo tanti anni nella stessa situazione di allora" ha sparato Moratti. Durissimo il riferimento alle situazioni già vissute e duro anche il giudizio all'ultimo mese di campionato.

Ancora Moratti: "Con la Juventus abbiamo vinto per grazia di Dio, ma non certo dell'arbitro. Con l'Atalanta il gol decisivo è venuto fuori da un rigore che non c'era e il dubbio sta tanto per fare piacere alla classe arbitrale e oggi c'è stata una situazione veramente assurda. Possiamo avere i commentatori televisivi che si divertono, dopo la loro grande esperienza juventina, a fare finta che non sia rigore, ma se non è rigore questo qui, lo mettano pure a dire quello che vogliono e non mi interessa più seguirli né a me né a nessun interista. Questo, chiaramente e siccome mi sono stufato, perché dopo tre partite è tanto, lo dico".

IL DOSSIER NERAZZURRO - Nel mirino ci sono le ultime due settimane di campionato. Ecco allora la moviola a partire dalla sfida dello Juventus Stadium con l'arbitraggio di Tagliavento:

Juventus-Inter 1-3 (Tagliavento) - Da annullare il gol del vantaggio di Vidal dopo 18 secondi per un nettissimo fuorigioco di Asamoah non segnalato da Preti. Guardalinee attentissimi, invece, nel pescare Palacio in offside di pochi centimetri ed annullare l'1-1. Grave omissione nella mancata espulsione di Lichtsteiner al 34' del primo tempo (già ammonito) per un duro intervento su Palacio. Il rigore che porta al pareggio  di Milito (trattenuta di Marchisio) viene fischiato solo per intervento del giudice di porta Orsato altrimenti Tagliavento avrebbe sorvolato.

Atalanta-Inter 3-2 (Damato) - Contestato il rigore del 3-1 atalantino al 21' della ripresa: Silvestre entra in scivolata su Maxi Moralez che va a terra. I piedi dell'interista prendono certamente il pallone e l'attaccante si lascia cadere. Dubbi perché comunque c'è un tocco del ginocchio di Silvestre sul polpaccio di Maxi Moralez. Secondo i giocatori dell'Inter, però, Damato è troppo fiscale nel concedere il penalty che di fatto chiude la gara.

Inter-Cagliari 2-2 (Giacomelli) - Siamo all'episodio che scatena la rabbia di Moratti. Nell'assalto finale Ranocchia viene agganciato da Astori proprio sulla linea dell'area di rigore. Per Giacomelli è tutto regolare mentre il penalty sembra netto. In precedenza gli interisti protestano per il controllo (spalla? braccio?) di Sau nell'azione del 2-1 del Cagliari. A Giacomelli viene anche contestata un'eccessiva tolleranza per i falli dei sardi: 23 in 90 minuti con 5 cartellini gialli contro i 2 nerazzurri con soli 8 falli.

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Giovanni Capuano