E sempre Allegri bisogna stare

E sempre Allegri bisogna stare

Allegri e Berlusconi sono come due coniugi che non si sono mai amati, e si sono sposati a causa delle circostanze – tuttavia non divorziano: gli costerebbe troppo. Sono come due attori che non si sopportano più, ma continuano …Leggi tutto

Allegri e Berlusconi sono come due coniugi che non si sono mai amati, e si sono sposati a causa delle circostanze – tuttavia non divorziano: gli costerebbe troppo. Sono come due attori che non si sopportano più, ma continuano a fare insieme dei cinepanettoni, perché alla fine gli conviene e comunque sotto sotto hanno paura di non trovare altre offerte. Ma soprattutto, Allegri e Berlusconi sono un impiegato e un capo che si odiano, ma sono costretti a stare insieme. E la cosa non promette molto bene.

Perché immaginate la situazione: il vostro capo vi sta sulle palle, vi infama pubblicamente, e anche se al vostro arrivo vi ha messo nelle condizioni migliori per lavorare, da tempo vi mette i bastoni tra le ruote – tranne forse a gennaio, quando vi ha fatto un regalo costoso. Anche se magari in quel momento lo ha fatto per tornaconto personale.

In questa situazione, colpo di scena!, C’è un’altra ditta che vi vuole. Piuttosto importante. E vi vuol dare un posto di responsabilità in una bella città. A questo punto, voi cosa fate?

1)      Ve ne andate sbattendo la porta.

2)      Aspettate che sia il capo a cacciarvi perché volete che sia lui a fare la figura dell’infame – e confidate di ottenere un bel TFR.

Ma se il capo NON vi licenzia?

E voi NON ve ne andate?

C’è poco da fare, il vostro contratto è valido. Quindi per un anno vi tocca lavorare per lui. E qui viene il bello. Perché dal punto di vista economico, non guadagnate niente, ma non rischiate niente. Così, giorno dopo giorno potete andare a lavorare e boicottare sottilmente la ditta di quel gradasso. Ne va del vostro curriculum? No. Perché c’è qualcuno vi cerca, c’è gente con cui lavorate che ha pubblicamente affermato che vi stima (forse perché non li stressate quando sbagliano. Ad esempio sulle palle inattive). Quindi siete in una botte di ferro! Tanto più che quelli che vanno in curva gratis si sono già schierati a vostro favore – proprio come gli ha suggerito di fare il dirigente che vi protegge. L’importante è non fare mosse troppo azzardate, tipo Muntari in porta.

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Quindi, avete già avuto una dimostrazione di quel che potete fare quando nella partita decisiva di tutta la stagione avete schierato gli inguardabili Robinho e Niang, reduci da prove miserabili: nessuno ha sospettato niente. Vedete? Avete campo libero. E se nel preliminare di Champions League verrete eliminati per una cappella di Zapata o Abate, se a inizio campionato i centrocampisti coi piedi a badile che tanto amate saranno puntualmente sovrastati dai centrocampi di squadroni come Sampdoria e Atalanta (e puntualmente espulsi) chi vi darà la colpa? Se mettete in campo Bonera, chi non ricorderà che dopo tutto “lo ha cercato la Juve”? Se il vostro giovane di maggior talento verrà confinato in panchina – perché, lo vedono tutti, “non segna” (pazienza se fa assist e corre per sei) – quanti appoggeranno la vostra sofferta scelta? Tanto per dire, l’importante Mario Sconcerti, opinionista di Sky e Corriere della Sera, ha escluso El Shaarawy dal suo elenco di rivelazioni dell’anno, preferendogli Muriel.

Quindi, ricapitolando: l’anno scorso nonostante l’ostilità e i plateali dispetti del capo avete avuto il massimo risultato con quello che passava il convento: cosa volere di più da voi? Ora il sciur padrùn, con la tracotanza che gli è nota, ha già imposto i suoi diktat: mercato sparagnino, e formazione a due punte obbligata. A questo punto, l’anno prossimo, se qualche malmostoso sospettasse che con le vostre scelte state deliberatamente danneggiando la ditta, non potrà dimostrare niente. Avete l’alibi.

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Vedete, c’è un film di Alfred Hitchcock intitolato Il delitto perfetto, in cui un ex campione cerca di uccidere la moglie ricca che detesta. Sapete cosa succede invece? Che ci va di mezzo qualcun altro. E  cari compagni di tifo, tra i due coniugi che non si sono mai amati, noi siamo ottimi candidati per andarci di mezzo.

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