Comproprietà: da Berardi a Nainggolan, chi offre di più?
Il 25 giugno scadono i termini per la risoluzione delle compatercipazioni, non più rinnovabili. I giocatori che potrebbero cambiare maglia
Stop, si chiude. Nel maggio dello scorso anno, l'Italia del pallone ha deciso di mettere fine a una tradizione che l'Europa non ci ha mai invidiato: la spartizione in parti uguali del cartellino di un calciatore tra due società. I club della Serie A dovranno definire entro le ore 19 del 25 giugno tutte le compatercipazioni ancora in essere. Da una parte o dall'altra, qui o là, le vie di mezzo non esisteranno più. E se l'accordo non verrà raggiunto, si passerà al valzer delle buste. Vince chi offre di più (o di meno, a seconda dell'atleta in questione). Tutto in una sera, per il bene del calcio italiano. Tra i tanti affari ancora da definire nero su bianco, ce ne sono almeno 15 che potrebbero incidere e non poco sugli sviluppi del calciomercato estivo. La Roma la fa da padrona.