Chelsea fuori, la crisi della Premier League in Europa
Epa
Lifestyle

Chelsea fuori, la crisi della Premier League in Europa

Anche Arsenal e Manchester City a un passo dall'eliminazione: così il torneo più ricco del mondo rischia di abbandonare la Champions League già a marzo

Resta davvero poco cui aggrapparsi ai ricchissimi d'Inghilterra. Si può sperare in un miracolo doppio e che Manchester City (1-2) e Arsenal (1-3) sappiano ribaltare il proprio destino nelle gare di ritorno contro Barcellona e Monaco in sfida compromesse nei 90 minuti dell'andata. E' l'ultima chiama della Premier League che non vuole abbandonare il tavolo imbandito della Champions addirittura a marzo, costretta a guardare in tv la competizione vetrina del calcio europeo che a livello e conomico è dominato dai club inglesi, ma che nelle ultime stagioni li ha visti soffrire parecchio. Il k.o. del Chelsea in 11 contro 10 al cospetto del Psg è stato l'ultimo di una serie di suicidi. Fuori i blues di Mourinho è crollata anche la speranza di arrivare a Berlino e dintorni per provare a dare un po' più di forza all'esigua bacheca di successi internazionali dell'ultimo decennio.

Dall'inizio degli anni Duemila i club inglesi hanno alzato la coppa più importante solo 3 volte (Liverpool, Manchester United e Chelsea), esattamente come il nostro tanto criticato calcio che viene dipinto come in crisi nera. E in Europa League le cose sono andate anche peggio: solo 2 vittorie (Liverpool e il solito Chelsea). Passo e chiudo. Troppo poco se paragonato alla potenza di fuoco che può mettere in campo un campionato che è già il più ricco di tutti e che è destinato dalla prossima stagione a scavare un solco incolmabile in virtù dell'accordo da 7 miliardi euro di 3 anni per i diritti tv della Premier.

Eppure non è bastato per fare bene in Europa. In Champions League, perso il Liverpool già ai gironi (terzo classificato), la corsa rischia di fermarsi agli ottavi a meno di miracoli di Arsenal e City. In Europa League la pattuglia ha lasciato per strada l'Hull City ad agosto nel playoff contro il Lokeren e poi lo stesso Liverpool e Il Tottenham nei sedicesimi di finale. Resta ancora in corsa l'Everton che agli ottavi deve provare a saltare l'ostacolo ucraino della Dinamo Kiev. A meno di sorprese dalle due sorelle maggiori è l'unica carta a disposizione degli inglesi, ma fra una settimana rischia di essere finito tutto.

L'andamento lento si sta riflettendo anche sul ranking Uefa. Fin qui le inglesi sono le quarte nella classifica stagionale, alle spalle anche dell'Italia, e hanno visto avvicinarsi pericolosamente la Germania che ormai insidia il secondo posto. Il sorpasso, in realtà, è già più di un'ipotesi con il gioco degli scarti a fine stagione, ma il finale di questo 2014-2015 sarà un calvario in termini numerici per la Premier League. Buone notizie per noi: provando a proiettarci all'inizio del 2016-2017 il distacco tra Italia e Inghilterra è ormai ridotto a 3,798 punti, sempre con l'avvertenza che potrebbe essere spazzato via nei prossimi due mesi se le nostre dovessero proseguire il loro cammino. La crisi inglese, insomma, apre una nuova prospettiva anche per la serie A e tornare a lottare per il terzo posto, che vale la 4° squadra in Champions, potrebbe non essere così lontano nel tempo. 

I più letti

avatar-icon

Giovanni Capuano