Brutta Italia salvata da Pellè. Conte, tutto qui?
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Brutta Italia salvata da Pellè. Conte, tutto qui?

Contro Malta vittoria stentata e tanti dubbi. Ma adesso siamo primi nel girone che porta all'Europeo 2016

Al Franchi di Firenze si sono presentati in 13mila e mai come questa volta bisogna applaudirli. Intanto per aver evitato alla nazionale il record negativo di tutti i tempi in termini di presenze allo stadio, poi per essersi sorbiti una gara di rara noia e bruttezza servita, però, all'Italia di Conte per balzare in testa al proprio girone sulla strada dell'Europeo 2016. Il paradosso è forte. Nella notte in cui gli azzurri autorizzano qualsiasi cattivo pensiero vista la pochezza della propria prestazione, il passo falso della Croazia in Azerbaigian ci proietta al primo posto di una classifica in cui comandiamo con 15 punti, uno in più dei croati e due dei norvegesi che hanno fatto fuori la Bulgaria. Situazione invidiabile, ma anche campanello d'allarme perché la Norvegia non è del tutto fuori. Contro la Bulgaria a Palermo, insomma, bisognerà vincere e, se possibile, fare molto meglio di quanto messo in campo contro Malta.

La partita l'ha risolta un colpo d'astuzia di Graziano Pellè, bomber che resta a una nazionale povera di talento soprattutto in attacco. Colpo di braccio e no - perché il gol pare irregolare - la strusciata di Pellè su cross di Candreva a venti minuti dalla fine ci ha tolto di imbarazzo e regalato i tre punti. Roba da incartare e portare via, perchè il resto non si farà ricordare. Primo tempo inguardabile, giocato a ritmo di amichevole agostana e con evidenti limiti di spinta sia sugli esterni che da parte delle mezzali. Zero inserimenti, zero aggressioni alla difesa maltese (non la Spagna con cui ci giocheremo la qualificazione al Mondiale 2018 eh...), zero idee dal centrocampo dove doveva esserci la classe della squadra scelta da Conte.

Pirlo ha deluso, bloccato da una condizione approssimativa che ha reso il suo calcio un noioso tran tran. Verratti da avanzato non ha trovato spunti illuminanti e Bertolacci si è confermato quello del Milan e non quello di Genova: il peggiore in campo. Solo con l'ingresso di Candreva nella ripresa e con una mini strigliata di Conte nell'intervallo le cose sono leggermente migliorate, tanto da partorire quella continuità in fase offensiva che ha portato al gol di Pellè. Troppo poco per andare a Palermo ad affrontare la Bulgaria sereni e nulla proiettandoci a giugno, quando saremo con le altre all'Europeo.

Prosegue anche la parabola discendente della nazionale di Conte, partita benissimo e piano piano arenatasi come su una spiaggia. L'alibi della mancanza di materiale umano su cui lavorare esiste, però da un ct pagato come un top player e che nella sua carriera è stato capace di trasmettere la scossa alla Juventus dei settimi posti è lecito attendersi di più. Subito. L'Europeo è dietro l'angolo e alla velocità mostrata contro Malta non si va da nessuna parte.

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Giovanni Capuano