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Le città del Mondiale: Cuiabá

Le sedi dei Mondiali raccontate da chi ci è nato. La nostra guida per la decima tappa è Bruno Barbosa Souza - Lo speciale Brasile 2014

In collaborazione con l'Ufficio culturale dell'Ambasciata del Brasile, vi proponiamo un viaggio alla scoperta delle 12 città che ospiteranno il Mondiale 2014. La decima tappa è Cuiabá.

La guida
Si chiama Bruno Barbosa Souza, ha 31 anni e vive a Roma dal 2005, dove lavora in un'agenzia di viaggi vicino alla stazione Termini. Da giovanissimo, ha giocato a calcio nelle giovanili del Cruzeiro. Ruolo: centrocampista.

Cosa vedere
“Chi visita per la prima volta la città non può fare a meno di andare al Cesc Arsenal, un ex palazzo dell'esercito convertito in un centro multiculturale aperto a tutti. All'interno, si balla, si mangia, si legge, perché c'è una biblioteca, e si guardano film in una sala che funge da cinema. Si trova al centro di Cuiabá, in un'area che ospita palazzi e ville che risalgono agli anni della fondazione, nei primi decenni del Settecento. A un paio di chilometri dal centro, c'è l'Iglesia Nossa Senhora do Rosario, una delle chiese più vecchie del Sudamerica, semplicemente meravigliosa nella sua semplicità. Per vivere la notte in allegria, consiglio di andare alla Praça Popular, una zona in cui si concentrano i locali più belli della città, il posto giusto per uscire la sera. Fuori Cuiabá, a circa sessanta chilometri di distanza, si trova il parco Chapada dos Guimaraes, che propone una bellissima cascata di 90 metri ed è conosciuta in tutto il mondo”.

Cosa evitare
“A Cuiabá, come in tutte le città del Brasile, bisogna fare molta attenzione quando si esce la sera, perché la delinquenza è molto diffusa. Lasciate a casa gli oggetti di valore, è inutile rischiare di farsi male”.

Cosa mangiare
“La cucina cuiabana è a base di pesce d'acqua dolce. La regione è piena di fiumi e il pesce non manca mai sulla tavola degli abitanti del posto. Il piatto che consiglio? Il pacu assado, da leccarsi i baffi. A Santo Antonio do Leverger, un paese a 20 chilometri dalla città, si mangia pesce direttamente cucinato dai pescatori. Se invece preferite la carne, ecco il Maria Isabel, una portata a base di riso e carne secca di manzo cotti insieme. Io vado matto per la farofa di banana, un contorno tipico della nostra terra preparato con la farina di manioca, la pancetta affumicata, le uova, e ovviamente la banana. Chi va a Cuiabá deve assolutamente assaggiare questo piatto, per me è straordinario”.

Cosa indossare
“Cuiabá è tra le città più calde del Brasile. Anche se a giugno fa un po' più fresco del solito, la temperatura media non scende mai sotto i 25 gradi. Nella valigia, consiglio di fare posto a una felpa, niente di più. Meglio non dimenticare la crema protettiva per il sole: chi visita la regione del Mato Grosso non può farne a meno. Il 17 giugno giocherà la Russia, chissà come farà”.

Forse non tutti sanno che...
“Cuiabá è esattamente il centro geografico del Sudamerica, tra l'Oceano Atlantico e l'Oceano Pacifico. In città, c'è una targa che lo ricorda”.

Calcio: indicazioni per l'uso
“Due le squadre più popolari della zona: il Mixto di Cuiabá, che ha giocato nella Serie A brasiliana fino al 1985, e l'Operário di Várzea Grande, una città poco distante, tappa obbligata per chi raggiunge Cuiabá con l'aereo. Io tengo all'Operário, nella quale ho anche giocato quando avevo qualche anno in meno”.

Numeri e curiosità

Fondata nel 1727
Abitanti: 551.098 (censimento 2013)
Altitudine: 165 metri sul livello del mare
Fuso orario: UTC-3 (le 12 a Roma, le 9 a Cuiabá)
Stato federato: Mato Grosso

Le partite del Mondiale

13 giugno – Cile-Australia (fase a gironi)
17 giugno – Russia-Corea del Sud (fase a gironi)
21 giugno – Nigeria-Bosnia (fase a gironi)
24 giugno – Giappone-Colombia (fase a gironi)

Twitter: @dario_pelizzari

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Dario Pelizzari