Da Brandao a Gunduz, la classifica delle squalifiche da record
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Da Brandao a Gunduz, la classifica delle squalifiche da record

L'attaccante del Bastia starà fermo sei mesi per una testata a Thiago Motta, ma c'è chi ha fatto "meglio"

Lo scorso 16 agosto dopo Paris Saint Germain - Bastia di Ligue 1 Brandao, attaccante brasiliano della formazione corsa, ha rotto il naso a Thiago Motta con una testata. Oggi la Federcalcio francese ha emesso la sua sentenza squalificando la punta per sei mesi e rinviando il giocatore a giudizio per violenza volontaria. Una squalifica da record che avrebbe potuto anche essere più pesante vista la richiesta iniziale di due anni e che si inserisce in una speciale classifica fatta di maxi punizioni. Sempre lo scorso agosto un'altra testata aveva cambiato per sempre la carriera di Ismael Gunduz, 27enne del SK Rum che durante una partita di campionato ha colpito al volto il direttore di gara. Impietosa la sentenza della federcalcio austriaca: 70 giornate di stop. Nervi che saltano e violenza in campo come nella clamorosa rissa di Valencia - Inter nella Champions League 2007. Il far west in mezzo al campo costò sei turni di stop a Burdisso e Maicon, tre a Cordoba, due a Cruz e addirittura 7 mesi di squalifica allo spagnolo Navarro

Impossibile poi non citare il cannibale Luis Suarez che ben prima dell'episodio al mondiale con Chiellini era stato squalificato in Premier per un morso al difensore del Chesea Ivanovic. 10 giornate di stop che non sono però servite per imparare la lazione. Il record del campionato inglese resta però saldamente nelle mani di Eric Cantona che nel 1995 rifilò un calcio rotante al tifoso del Crystal Palace, Matthew Simmons. Il francese fu fermato per 9 mesi e condannato anche a 120 ore di servizio sociale oltre a 24 ore di carcere. 9 mesi anche per l'ex portiere del Chelsea Mark Bosnich che nel 2002 fu trovato positivo ad un test anti-doping mentre nel 2003 fu la volta di Rio Ferdinand che non si presentò ad un test anti-doping e fu squalificato per 8 mesi.

Joey Barton di giornate se ne prese 12 ai tempi del QPR per aver innescato una rissa con Aguero, Kompany e Balotelli mentre resta indimenticabile lo spintone di Paolo Di Canio all'arbitro Paul Alcock nel corso di una partita tra il suo Sheffield United e l'Arsenal: 11 giornate. In serie A i record di squalifica partono dalla stagione 1949/1950 con la storia di Aredio Gimona, mediano del Palermo che fu sospeso per 11 mesi dopo aver rotto una gamba al mediano della Roma Pesaola. 6 mesi di stop furono dati invece a Ivano Biason, giocatore della Triestina che nel 1946/1947 colpì l'arbitro con un pugno al volto. Nel 1967/1968 9 giornate furono inflitte dalla Federazione a Dino Panzanato, ex difensore del Napoli che prese parte ad una rissa con alcuni giocatori della Juve. Nello stesso campionato 9 giornate di stop furono date anche a Roberto Boninsegna, reo di aver spinto l'arbitro Bernardis ai tempi del Cagliari. In tempi più recenti si ricorda la squalifica di Materazzi del 2002: 2 mesi di squalifica dopo aver dato un pugno a Bruno Cirillo. 

Anche nel campionato tedesco non sono mancati gli episodi da citare. Levan Kobiashvili, centrocampista dell'Herta Berlino, è il giocatore che detiene il record di squalifica della Bundesliga con un anno di stop per aver dato uno schiaffo all'arbitro Stark. Sempre in Germania furono invece 8 i turni di squalifica per Paolo Guerrero, colpevole di aver dato un calcio in faccia a gioco fermo al portiere dello Stoccarda Sven Ulreich. 


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Matteo Politanò