Inter-Juventus: il goal di Toldo e un amore forever
ANSA/C.FERRARO
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Inter-Juventus: il goal di Toldo e un amore forever

All'indomani della sfida di San Siro, Bonimba incontra l'indimenticabile n°1. A sua volta impegnato a non far dimenticare gli ex nerazzurri

Partita tesa, quella di ieri con la Juventus. Gioco poco fluido, squadre timorose, pochi lampi. Si sperava nel colpo di scena finale, nel gol dell'ultimo secondo. Quello dell'ultimo respiro, con il cuore sospeso mentre il pallone entra in rete. Quello che ci seppe regalare, proprio contro i bianconeri, Francesco Toldo, il portierone veneto che al 95° minuto pareggiò in mischia nell'ottobre 2002, regalandoci uno dei gol più indimenticabili. Seguirono rettifiche (ultimo tocco di Vieri?) e polemiche (carica su Buffon?) che nulla tolsero a quell'emozione.

"E' stata la cosa più divertente della mia carriera", ricorda Toldo, che nei giorni precedenti a quel match aveva pure anticipato la rete a Hector Cuper. "Gli dissi: Mister, se all'ultimo minuto siamo sotto e c'è un corner, mi butto in aria. Non tenti di fermarmi...". Toldo del resto è noto per la generosità e la voglia di lanciarsi sempre oltre l'ostacolo. Chi non ricorda Italia-Olanda dell'Europeo 2000, la più memorabile prestazione di un portiere azzurro, con tre rigori parati, più vari salvataggi miracolosi, che valsero la qualificazione dopo una partita giocata per circa 90 minuti in 10 contro 11?

"Bisogna saper osare, è quello che dico sempre ai ragazzi. Non abbiate paura e provateci sempre". Oggi Francesco è l'uomo macchina di Inter Forever, l'iniziativa che riunisce tutti gli ex nerazzurri: "Da quelli che hanno disputato una sola presenza fino al recordman Zanetti". L'idea è partita proprio da Toldo: dopo due anni di esperienze con Inter Campus in giro per il mondo, l'ex numero 1 ha suggerito alla società questa idea per abbracciare tutta la famiglia nerazzurra. "E' sempre commovente vedere gli ex salutati dalla curva. Mi ha emozionato vedere il ritorno a San Siro di guerrierei e giocolieri come Youri Djorkaeff, Ivan Zamorano, Ruben Sosa, Alvaro Recoba e tanti altri. Quando arrivano a San Siro, sono trattati con il rispetto che meritano. Spesso in Italia ci si dimentica troppo presto delle cosiddette 'vecchie glorie', si tende a pensare che siano persone in cerca di ultimi bagliori di luce. Altrove, in Spagna e Inghilterra, c'è una cultura diversa".

Con Inter Forever Toldo gira il mondo anche con partite amichevoli: Spagna, Germania, Cina... "Non so cosa farò da grande", scherza Francesco, "ma certo quello che sto facendo oggi mi piace molto". Il suo sogno? Quello di schierare l'Inter del triplete in un'amichevole a San Siro...

Alla domanda sui migliori cinque portieri della storia nerazzurra non si tira indietro e, senza citarsi per eleganza, snocciola: "Partirei da Giuliano Sarti, poi Ivano Bordon, ovviamente Walter Zenga e Gianluca Pagliuca, per chiudere con Julio Cesar e Samir Handanovic". Francesco, sono sei, però... "Eh lo so, ma in una mano tutti non c'entrano, l'Inter ha sempre avuto grandi portieri". All'obiezione che Handanovic ha iniziato il campionato con qualche difficoltà, risponde con la grinta di sempre: "Qui qualcuno dimentica come ha tenuto a galla una difesa non eccelsa nei passati campionati. Samir è un ottimo portiere, spero di vederlo presto in Champions, perché se lo merita. Con l'Inter, ovviamente."

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Filippo Nassetti