93 volte vergogna, anzi 94

93 volte vergogna, anzi 94

Segui Blucerchiando su Facebook e Twitter Non riesco ancora a crederci ma è successo davvero. La Sampdoria ha perso 3-4 in casa contro il Sassuolo. Per l’ennesima volta torniamo a casa dopo il fischio finale con quel senso di vessazione …Leggi tutto

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Non riesco ancora a crederci ma è successo davvero. La Sampdoria ha perso 3-4 in casa contro il Sassuolo. Per l’ennesima volta torniamo a casa dopo il fischio finale con quel senso di vessazione e accanimento, impotenza e tristezza.

Il Sassuolo non aveva mai vinto in trasferta nella sua storia. E’ venuto a farlo a casa nostra prendendo in giro una difesa che con la serie A ha poco a che fare. La prima vergogna di questo post è appunto la prestazione offerta dai giocatori in campo, dalla lentezza di Obiang alla mollezza di Krsticic passando per i gravi errori di Mustafi e De Silvestri e la totale involuzione di Gastaldello. Che questa squadra abbia poco talento si sapeva già ma se dopo il 3-3 non riesci a capire che un punto per tenersi dietro il Sassuolo è già un risultato allora i problemi sono altri.

Non vedo rabbia, quella rabbia agonistica che in una lotta salvezza fa la differenza. Quella rabbia che dovrebbe comunicare il mister ma che i giocatori non sembrano recepire minimamente. Parliamo di sole 8 vittorie in 32 partite sotto la guida di Delio Rossi. Il problema è però il materiale a disposizione del tecnico e non il tecnico stesso. L’ipotesi esonero sarebbe un suicidio. Si finirebbe a mettere a libro paga un allenatore mediocre con il rischio di perdere tempo e di dover richiamare Rossi dopo pochi mesi.

Osti ha dichiarato “abbiamo puntato sui giovani e dobbiamo avere la pazienza di aspettarli”. Caro Carlo, qui la pazienza sta finendo e la paura sta salendo. E di tempo per aspettare ce n’è sempre meno. 9 punti in 11 partite sono la media per andare in serie B e la società ha ancora il tempo per impedire che questo accada. “Non pensiamo al mercato di gennaio, mancano ancora due mesi”. Invece pensateci, bene. Perché per l’ennesima volta questa gestione si ritroverà a metà stagione con l’urgenza di rimediare agli errori estivi.

La giornata era però già iniziata con un senso di indignazione, vessazione e ingiustizia per la vicenda dei 93 tifosi sampdoriani che dopo la trasferta di Livorno sono stati ingiustamente accusati e perseguiti dal questore di Livorno in una vicenda che fa rabbrividire e sottolinea ancora una volta come la TDT sia un mezzo repressivo che sta sfuggendo di mano ai suoi creatori.

Ecco qui di seguito il testo integrale contenuto nel volantino che i gruppi della gradinata Sud hanno distribuito allo stadio. Con la speranza che il popolo blucerchiato possa unirsi e prendere coscienza sostenendo anche i protagonisti di questa triste e inaccettabile vicenda.

 

Parliamo di ragazzi che ogni domenica vedete sempre lì a sostenere la squadra e a colorare la gradinata nonostante le restrizioni sempre più feroci cui vengono sottoposti gli strumenti di tifo più tradizionali e inoffensivi come striscioni e tamburi. Come tante altre volte, come sempre quando gioca la Sampdoria, questi ragazzi si sono messi in viaggio al seguito. Sono ragazzi che, per una libera scelta, hanno deciso dii non sottoscrivere la Tessera del Tifoso per andare in trasferta. Ritengono contraria ad ogni legalità questa norma, che non è una legge, attenzione, ma solo un programma, inizialmente facoltativo, che alcuni organi creati ad arte dal Ministero dell’Interno hanno imposto alle società di calcio con qualsiasi mezzo, specialmente la minaccia di ritorsioni. Questi ragazzi hanno perciò deciso di combatterla con una sorta di disobbedienza civile, ossia affrontando comunque le trasferte, BIGLIETTO NOMINATIVO ALLA MANO, tentando la sorte di cancelli, per entrare a sostenere la squadra se tutto andava liscio, oppure tornandosene a casa se l’ingresso non gli veniva concesso.

Questo fino a quando un solerte questore, non ha deciso di farsi pubblicità gratuita alle spalle di questi ragazzi. E giù diffide, un vero e proprio processo alle intenzioni dato che non è accaduto niente che potesse creare pericolo. Ma forse, temendo che un provvedimento di diffida decretato tanto stupidamente potesse essere facilmente annullato di fronte ad un ricorso giudiziario, ecco che il caro questore di Livorno (ex arbitro condannato con pena sospesa per minaccia a pubblico ufficiale, penate un po’..) fa quello che un uomo di Stato non dovrebbe mai fare: inferisce il provvedimento mi menzogne, di falsità totalmente inventate. Ed ecco che i ragazzi si sono trovati accusati di minacce, provocazioni, e turbative all’ordine pubblico. Palle, per di più dette da persone che indossano la divisa.

Si evidenzia inoltre che i ragazzi coinvolti si tuteleranno in tutte le sedi e laddove avranno la possibilità di far valere i loro diritti, raccontando realmente come siano andate le cose. I ragazzi chiedono l’appoggio di tutti i tifosi della Samp perché non sia mai più permesso tutto quello accaduto.

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Matteo Politanò