Il miracolo Atletico Madrid, la piccola che batte le big
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Il miracolo Atletico Madrid, la piccola che batte le big

Prima il Barcellona, adesso l'impresa (a metà) contro il Bayern. Ecco cosa c'è dietro il sogno di Simeone

Se il calcio si giocasse applicando la classifica dei fatturati, non ci sarebbe partita. E, soprattutto, non ci sarebbe la favole dell'Atletico Madrid che è a 90 minuti dal ritorno in una finale di Champions League per cercare di dimenitcare la beffa atroce di Lisbona, maggio 2014.

Un sogno., un miracolo sportivo che ha in Simeone il suo costruttore e condottiero, ma che è frutto anche della gestione di un club mai vicino alle big come potenzialità economiche eppure capace di competere ai massimi livelli. Anomalia in un calcio in cui i valori sono sempre più cristallizzati dalle differenze di portafoglio: chi può e chi non può.

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Fuori dalla Top10 europea per fatturato

Il miracolo Atletico Madrid nasce su una base di 187 milioni di euro. E' il fatturao della stagione 2014-2015, l'ultimo conosciuto e che segna una conferma della crescita costante dal 2011 (100 milioni) a oggi. Merito dei risultati sportivi conseguiti sul campo e di un progetto che coinvolge un socio cinese (Wanda Group entrato col 20% delle quote) con la presenza ingombrante alle spalle di Nelio Lucas e della Doyen.

Non a caso dal Vicente Calderòn sono passati e passano alcuni dei nomi più famosi della scuderia Doyen, lasciando in eredità gol e plusvalenze miracolose almeno quando i risultati della squadra di Simeone. 

In ogni caso, mai nella sua storia l'Atletico Madrid è stato nella Top10 europea per fatturato e capacità economiche. Era 15° all'inizio di questa stagione, così come l'anno prima, distante anni luce dalle corazzate Real Madrid (577 milioni di euro), Barcellona (560,8 ma eliminato dai colchoneros), Manchester United (519,5), Psg (480,8) e Bayern Monaco (474).

Nuovo stadio in arrivo nel 2017

La forza dell'Atletico, però, è nella programmazione. Non solo in campo, ma anche della sua crescita economica come club con investimenti mirati. L'esempio è il Vicente Calderòn che ribolle di tifo e passione tutte le volte che i bianco-rossi affrontano un avversario.

Il cantiere per il nuovo stadio è già aperto e produrrà un gioiello sul modello Allianz Arena a Monaco di Baviera: 66mila posti contro gli attuali 54mila, nome venduto a un partner e ricavi moltiplicati. Data di fine lavori: 2017 per cominciare a giocarci nella stagione 2017-2018. Il sogno Champions potrebbe, però, avverarsi prima.

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Giovanni Capuano